Maltempo a Milano: pioggia nella notte, il Seveso esonda ancora. Maxi voragine in Porta Romana

Ancora una volta il quartiere più colpito è Niguarda, polizia e vigili del fuoco in azione (FOTO E VIDEO). Chiuso corso di Porta Romana dove si è creata la voragine di circa 12 metri di profondità e dell'ampiezza di sei metri per tre: verifiche in corso per capire di chi è la responsabilità (FOTO)

Voragine in corso di Porta Romana a Milano

Voragine in corso di Porta Romana a Milano

Milano, 26 luglio 2014 - Altro temporale, altra esondazione. Poco prima delle 7.30 il fiume Seveso ha nuovamente sfondato gli argini. Ancora una volta nella zona Nord della città, ancora una volta nei quartieri colpiti la volta scorsa (l'8 luglio), quando Milano andò letteralmente in tilt. Sul fronte della viabilità, invece, nel corso della mattina sono state chiuse le prime strade e piazze, come parte dell'arteria di viale Fulvio Testi, che porta nel centro direzionale della città. Il quartiere più colpito è ancora una volta quello di Niguarda, come nello scorso 8 luglio e prima ancora il 25 giugno. In tarda mattinata la pioggia si è fermata e, secondo quanto riferito dalla Polizia locale, l'acqua è defluita nei tombini e la circolazione è stata ripristinata.

VORAGINE IN PORTA ROMANA - I danni più grossi questa volta si sono estesi fino al centro, dove una grossa voragine, di circa 12 metri di profondità, e dell'ampiezza di sei metri per tre, si è aperta questa mattina. La voragine ha causato la rottura di un tubo dell'acquedotto, e la Protezione civile ha fatto arrivare sul posto un'autobotte per rifornire i residenti. Il flusso idrico uscito dal grosso tubo per fortuna, secondo quanto precisato dai tecnici, si è scaricato in profondità, come anche il terreno che ha ceduto. Corso di Porta Romana è stato chiuso in entrambe le direzioni per un breve tratto. Questo tratto di strada aveva iniziato a cedere lo scorso 8 luglio: la zona era stata quindi transennata perché si erano già verificati degli allagamenti nei box sottostanti. I tecnici del Comune e i vigili del fuoco hanno liberato dall'acqua i box disposti su tre piani e verificato la tenuta dell'intera struttura del condominio. 

Si tratta di un palazzo recente, costruito qualche anno fa al posto del Teatro di Porta Romana, al quale il Comune aveva già intimato di fare verifiche dopo le forti piogge dell'8 luglio. Dopo un primo sopralluogo dell'assessore comunale alla sicurezza, Marco Granelli, i lavori sono ora seguiti sul posto dall'assessore comunale ai lavori pubblici, Carmela Rozza. "La situazione è molto difficile - spiega l'assessore Rozza - non possiamo ancora dirlo con certezza ma è probabile che il problema sia dovuto al condominio che non ha completato il terzo piano del parcheggio sotterraneo. I condomini sono preoccupati, adesso stiamo ripristinando l'erogazione di acqua e gas nei palazzi di fianco ma non potranno rientrare fino a quando non saranno ultimate tutte le verifiche sul palazzo".

"Se ci sarà responsabilità del privato chiederemo i danni - prosegue l'assessore - Se invece fosse un problema solo della fognatura allora politicamente l'unica cosa che posso dire è che stiamo rinnovando la rete in quasi tutta Milano. Vedremo di chi sarà la responsabilità. Ma è certo che l'abbandono del sottosuolo negli ultimi 20 anni porta a situazioni critiche. Prima però di dare colpe a qualcuno vediamo di accertare i fatti". Oltre ai condomini del palazzo in corso di Porta Romana a Milano, davanti al quale si è aperta la voragine di 12 metri, sono stati evacuati anche i residenti di altre due palazzi nella vicina via Vaina, per un totale di 30 famiglie che sono potute rientrare nelle abitazioni in serata. Per quanto riguarda la viabilità è prevista già per domani una parziale riapertura del corso, che dovrebbe tornare interamente percorribile per martedì.

PISAPIA - "In tre anni abbiamo fatto quello che non è  mai stato fatto in 15 anni": così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, in una nota, risponde alle critiche fatte oggi al Comune per la gestione dell'esondazione del Seveso.  "In 15 anni di governo e identità politica, Comune e Regione non avevano fatto nulla. In tre anni, invece - dice il sindaco - l'attuale Amministrazione ha individuato ipotesi progettuali, concordato con la Regione Lombardia - il cui Presidente è Commissario per il rischio idrogeologico - il progetto definitivo e stanziato le relative risorse in modo da realizzare la prima vasca prevista dal progetto e, dopo decenni di inerzia, dare una soluzione definitiva al problema del Seveso il prima possibile".

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