Matteo Salvini (Ansa)
Milano, 20 giugno 2016 - Sala è stato eletto sindaco di Milano battendo Stefano Parisi, candidato del centrodestra sostenuto anche dalla Lega Nord. Matteo Salvini può entrare in Consiglio comunale con oltre 8mila preferenze e annuncia: "Adesso faremo una sana e robusta e onesta opposizione a Milano". Il segretario del Carroccio lo dice nel day after a Radio Padania: "Onore a chi ha vinto, in democrazia chi vince ha ragione, poche chiacchiere...", ma "sono convinto che Sala non sarà un buon sindaco, ma ha vinto. Quindi adesso sotto a lavorare. Perché a Milano che 500mila non vadano alle urne è sconfitta di tutti, anche nostra".
E poi: "Perché dovrei fare una conferenza stampa a Milano? Oggi quasi quasi la faccio a Cascina, nella rossa Toscana, dove abbiamo vinto con una squadra di ragazzi. Perché è il segno che dove c'è la Lega che lavora bene si vince, dove il centrodestra non si divide o litiga si vince. E per i 5 stelle non c'è spazio. L'unica alternativa Renzi siamo noi". Matteo Salvini è il primo a ritornare sul tema delle elezioni.
ROTONDI - "Il 'modello Milano' è l'esempio di come non si deve costruire il nuovo centrodestra: una somma di caste politiche del passato, infagottate dietro una presunta faccia nuova". Lo afferma Gianfranco Rotondi, deputato di Forza Italia e leader di Rivoluzione Cristiana. "Il resto -continua Rotondi - lo ha fatto la voglia di far da soli, vincere facile e prendersi Milano con un' opzione sull' Italia. Oltre a non apparentarci al primo turno il club degli statisti ha pure rifiutato i voti al secondo turno del nostro candidato sindaco Mardegan. Coi nostri pochi voti - conclude il presidente di Rivoluzione Cristiana riferendosi a Parisi - al primo turno sarebbe stato primo e al secondo turno avrebbe vinto".
Nella serata di domenica tutti i maggiori esponenti della politica milanese compresi gli ex sindaci Albertini a Pisapia avevano commentato i risultati (LEGGI).
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