Nuovo Cpr a Milano, Sala contro il governo: “Annunciato senza neanche consultarmi”

Il primo cittadino: “Basta con il giochino di scaricare sempre la colpa sui sindaci”. Il sottosegretario Molteni: chiarisca se è favorevole o no, presto un incontro a Palazzo Marino

Milano – Il sindaco Giuseppe Sala è tornato sul tema della sicurezza in città e sul caso del poliziotto accoltellato alla stazione di Lambrate a Milano da un 37enne marocchino irregolare in Italia e con precedenti. Il primo cittadino ha parlato del suo rapporto con il ministro Piantedosi, che negli scorsi giorni, a ridosso dell’aggressione ai danni del vice ispettore Di Martino, aveva spiegato di essere intenzionato a creare un nuovo Cpr in città. “Con il ministro dell'Interno abbiamo sempre collaborato e continueremo a collaborare per il bene della comunità. Su questo non ci possono essere dubbi. Ora, Piantedosi bolla le mie affermazioni sulla sicurezza come ‘semplicistiche’ – ha detto – Chiedo a lui se non è semplicistico che il suo ministero faccia sapere che a Milano si farà un secondo Cpr, ovviamente attraverso un'agenzia stampa e senza degnarsi di una telefonata al sindaco di Milano". 

L’affondo di Sala sui mancati rimpatri 

Il sindaco si domanda inoltre se non sia “semplicistico immaginare un secondo Cpr dopo la pessima gestione del primo, non lo dico solo io, ma anche la Guardia di Finanza. Se non è semplicistico immaginare un secondo Cpr senza sapere come sarà possibile effettuare tutti quei rimpatri millantati, per ora rimasti sulla carta”. Sala ha poi ribadito poi la posizione già espressa nei giorni scorsi. “Un immigrato irregolare che delinque in maniera reiterata va rimpatriato - conclude -. Ed è un dovere del Governo farlo. Basta con il giochino di scaricare sempre la colpa sui sindaci, siano essi di sinistra o di destra!”. Infine Sala si è detto “pronto a incontrare al più presto il ministro Piantedosi per lavorare con la consueta massima collaborazione”.

Molteni: “Sala chiarisca se è favorevole o no”

Sul caso Cpr è intervenuto nuovamente anche il sottosegretario leghista all'Interno Nicola Molteni: "La scelta di fare un secondo Cpr a Milano va incontro alla sollecitazione dello stesso sindaco Sala che ha auspicato un aumento del numero di rimpatri di migranti irregolari pericolosi, soggetti problematici come quello che ha aggredito il poliziotto in stazione" ha detto oggi. “I Cpr sono per l'appunto lo strumento fondamentale per completare la procedura di rimpatrio di questi individui che altrimenti rimangono in Italia – ha aggiunto – Per questo abbiamo pubblicamente offerto al Comune di Milano la disponibilità di concordare luogo e tempi di realizzazione della struttura, proprio in uno spirito di collaborazione istituzionale. In questo senso, già nei prossimi giorni si avvierà un confronto con Palazzo Marino per individuare la soluzione più rapida ed efficace. Ma a questo punto, al di là delle schermaglie dialettiche, il Sindaco Sala chiarisca se è favorevole a realizzare un secondo Cpr per levare dalle strade della città gli irregolari pericolosi. Oppure la linea della sua giunta è quella espressa dal suo assessore di riferimento sul tema che è contrario ai Cpr e ai rimpatri. Sala dia una risposta chiara evitando inutili polemiche e strumentalizzazioni sui fatti di cronaca".