Porta Nuova, nasce il giardino temporaneo Lunetta

Uno spazio verde di 1200 mq, in attesa del parco Biblioteca degli Alberi. Grandi e piccini potranno utilizzarlo per prendere il sole, fare un pic-nic, coltivare e giocare. L'ianugurazione è prevista per sabato 18 aprile alle 15

Orto

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Milano, 16 aprile 2015 - Milano diventa semrpe più verde. Sabato 18 aprile, in zona Porta Nuova, sarà inaugurato il giardino temporaneo Lunetta, in attesa del parco Biblioteca degli Alberi.  Questo spazio verde di circa 1200 mq, è il risultato di un lavoro  di progettazione partecipata avviato a febbraio 2015 dalla rete di  associazioni ADA Stecca in collaborazione con il Comune di Milano, il  Consiglio di Zona 9 e la società IN.GRE Scrl, che ha visto al lavoro agronomi,  designer, associazioni ed abitanti del quartiere Isola e di Milano, che hanno  identificato 3 aree caratterizzate da elementi di orticoltura, land art e design  del riciclo. 

Sabato, alle 15, il Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, il Presidente del Consiglio di Zona 9 Beatrice Uguccioni, i rappresentanti di  ADA Stecca, Isolaingioco, AIAB Lombardia, BRIChECO con società  INGRE s.c.r.l., Fondazione Minoprio, Temporiuso.net, genitori e bambini  apriranno al pubblico il giardino per la primavera, l’estate e l’autunno fino al  15 Novembre.  Vi sarà un nuovo pratone dove poter prendere il sole e fare un pic-nic, un orto  sinergico “colture del mondo” di circa 150 mq, situato sul lato ovest del  giardino, dove verranno coltivate da bambini e famiglie di Isolaingioco e non  solo, semenze di diverse culture alimentari, piante selvatiche con il supporto  di AIAB e Fondazione Minoprio, una compostiera ideata da 1 artista, e di  fronte alle gradinate del centro socio-culturale Stecca 3, verranno posizionate  delle sedute con ballette di paglia donate dalle cascine del Parco Agricolo  Sud Milano. 

Il quartiere Isola ha una lunga tradizione di autorganizzazione nel saper  salvaguardare, trasformare, rinominare spazi in abbandono e residuali in  nuovi luoghi per abitanti, associazioni e flâneur di passaggio. Una storia  parallela ai grandi progetti di trasformazione urbana che fin dagli anni ‘70 ha  spesso saputo rimediare, rammendare e restituire giardini comunitari, orti  didattici, aiuole fiorite, mercatini del biologico, giochi per bambini o  semplicemente panchine autocostruite dove prender il sole. Anche oggi,  in attesa del parco Biblioteca degli Alberi degli architetti del paesaggio Inside  Outside, abitanti, associazioni e cittadini cureranno un pezzo di terra, un  pezzo di paesaggio urbano. 

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