Sala indagato si autosospende, Renzi: "Torni a fare il sindaco di Milano"

L'ex premier dall'Assemblea Pd: "Comprendiamo la sua amarezza ma gli chiediamo di fare ciò che i milanesi gli hanno chiesto di fare"

Matteo Renzi e Beppe Sala a Milano

Matteo Renzi e Beppe Sala a Milano

Milano, 18 dicembre 2016 - "Capiamo la sua amarezza, ma chiediamo che Sala rientri presto a fare quello che è stato chiamato a fare dai milanesi". E' l'appello lanciato stamane dal segretario Pd Matteo Renzi nel corso dell'Assemblea del Partito Democratico. Il primo cittadino ha scelto di assentarsi temporaneamente dalla carica finché non gli saranno chiare le accuse che hanno portato la procura generale a iscriverlo nel registro degli indagati nell’inchiesta sull’appalto per la piastra Expo Il ritorno in carica del sindaco non potrà comunque essere rimandato oltre Natale: l’immagine della città ha bisogno di una guida. Una spia di quanto potrebbe presto avvenire sembra esserci: il giorno scelto da Sala per riferire in Consiglio comunale è, al momento, mercoledì (Leggi l'articolo) che potrebbe essere quindi il giorno del rientro del primo cittadino. Sulla questione autosospensione è entrato a gamba tesa anche il segretario della Lega Salvini: "Milano non può permettersi di rimanere bloccata per settimane - ha spiegato -. Quando il bimbo Sala avrà deciso cosa farà da grande, vedremo". Secondo Salvini, nel caso Sala, l'atteggiamento del Pd è "imbarazzante"

Stefano Parisi scrive il suo pensiero in lungo post su Facebook dal titolo 'Il futuro di Milano'. Nelle prime righe si legge: "La reazione di Beppe Sala all'avviso di garanzia ricevuto non è stato solo un grave errore politico e un segno di forte mancanza di rispetto verso i milanesi, ma è anche una grave forzatura nel necessario equilibrio dei poteri dello Stato che un Sindaco non deve in nessun modo commettere".

 

LETTERA DAI SINDACI - Nelle scorse ore cento sindaci italiani attraverso hanno fatto sentire la propria voce attraverso la lettera di solidarietà diretta al primo cittadino milanese: "Quella che viene dai sindaci è una voce importante - ha commentato la vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo, che in questi giorni sostituisce il sindaco Beppe Sala -  trasversale rispetto alle posizioni politiche di ciascuno. Un messaggio di rispetto e garanzia verso le persone che oggi hanno una responsabilità importante. Nessuno fa pressione sulla magistratura e non c'è il desiderio di andare al di là delle competenze politiche e amministrative - ha detto a margine di un incontro a Milano - però quella lettera è un richiamo al rispetto e alla presunzione di innocenza che permette a ciascuno di stare nel proprio ruolo con la responsabilità e l'integrità che merita. Forse c'è bisogno che in questo Paese si riprenda una riflessione profonda su un garantismo che ha bisogno di trovare uno spazio più ampio".

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