Sala: una via per Craxi? Sì al dibattito. FI presenta una mozione in Consiglio

Il sindaco apre, il centrosinistra si divide. Il no di Limonta: meglio Arafat

Bettino Craxi

Bettino Craxi

Milano, 20 gennaio 2017 – «Una via dedicata a Bettino Craxi? Io sono favorevole a riaprire il dibattito, senza dare un giudizio». Nel giorno del 17esimo anniversario della scomparsa del’ex leader del Psi, il sindaco Giuseppe Sala ridà una speranza ai socialisti milanesi. Certo, l’apertura di Sala è cauta, ma il primo cittadino non chiude le porte a chi, in primis la figlia di Craxi Stefania, da anni chiede di intitolare una strada, una piazza o un giardino all’ex presidente del Consiglio. Sala, intanto, aggiunge: «Non so se Milano è pronta a intitolare una via all’ex leader socialista. Bisogna ascoltare la città, certamente è giusto interrogarsi per capire». Ma il sindaco è personalmente favorevole o contrario? Sala parte in dribbling: «Dipende da come e a caso. Io ho incontrato anche la figlia recentemente e credo che il dibattito per stabilire il più possibile la verità storica sia giusto, però è una storia difficile su cui la mia opinione conta, ma conta molto anche quella della città».

Il gesto del ministro degli Esteri Angelino Alfano, che ieri ha deposto delle rose rosse sulla tomba di Craxi ad Hammamet, ha contribuito a riaprire il dibattito. Ma Milano resta divisa. Se ne è avuta una plastica dimostrazione lo scorso 25 ottobre, quando a un processo popolare organizzato al teatro Carcano sulla politica dell’ex premier più che sui suoi guai giudiziari, la platea ha condannato Craxi, ma di stretta misura. Il dibattito ora si sposterà in Consiglio comunale. Sì, perché il capogruppo azzurro Gianluca Comazzi prima dice «bene l’apertura di Sala su Craxi» e poi annuncia che «Forza Italia ha pronta da tempo una mozione su una piazza per Craxi. Ora si trovi la condivisione con tutti i gruppi consiliari facendo un’analisi lucida e storica della sua figura. Senza pregiudizi». Per Comazzi, «sono ormai maturi i tempi per dedicare una piazza a Craxi». Il leader azzurro Silvio Berlusconi, intanto, ieri ha scritto una lettera a Stefania: «Bettino mi manca, non mi chiese mai favori economici». In attesa della mozione targata FI, inizia il confronto nel centrosinistra. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis, prima di esprimere un giudizio, preferisce discuterne con tutti i consiglieri del suo gruppo. Nella maggioranza, comunque, l’ex socialista Franco D’Alfonso (lista Sala) potrebbe votare a favore della via per Craxi, mentre Paolo Limonta (Sinistra per Milano) si iscrive al partito del no e rilancia: «C’è già una strada per Arafat a Milano?». Per il «no» a Craxi anche il M5S.

L'ultimo sindaco che ha provato a ricordare Craxi è stato Letizia Moratti nel 2010: l’allora primo cittadino aveva individuato anche il luogo da dedicare all’ex leader Psi: i giardini di Dezza, a pochi passi dalla casa di Bettino in via Foppa 5. Alla fine, però, non se ne era fatto nulla. Giuliano Pisapia, invece, ha chiuso le porte a Craxi e nel maggio del 2012 ha fatto intitolare una piazza tra via Savona e via Tolstoj all’acerrimo nemico di Craxi negli anni Ottanta: l’ex segretario del Pci Enrico Berlinguer. massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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