Occupazioni abusive, ecco il piano operativo

Un gruppo di 28 ispettori in servizio sette giorni su sette e 24 ore al giorno, il ripristino della figura dei custodi nei palazzi in cui manca, vigilanza notturna e diurna nei quartieri a rischio, sperimentazione di sistemi di video-sorveglianza e di allarme per gli alloggi vuoti prossimi all'assegnazione: sono alcuni dei provvedimenti adottati

Case popolari in una foto d'archivio

Case popolari in una foto d'archivio

Milano, 18 novembre 2014 - Emergenza occupazioni abusive, scatta il piano. Un gruppo di 28 ispettori in servizio sette giorni su sette e 24 ore al giorno, il ripristino della figura dei custodi nei palazzi in cui manca, vigilanza notturna e diurna nei quartieri a rischio, sperimentazione di sistemi di video-sorveglianza e di allarme per gli alloggi vuoti prossimi all'assegnazione: sono alcuni dei provvedimenti adottati dal 'Piano operativo di azione per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblicà sottoscritto oggi in Prefettura a Milano da Comune, Regione Lombardia e Aler, la società che si occupa della gestione del patrimonio residenziale pubblico lombardo.

Il piano, che il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca ha definito «il modello Milano, un progetto pilota con cui la città ha deciso di essere avanguardia» sul tema delle occupazioni abusive, non porterà alla creazione di una task force o di blitz ad hoc, ma ad una serie di azioni per prevenire nuove occupazioni e per trattare tempestivamente quelle in flagranza di reato. Il patrimonio immobiliare pubblico di proprietà di Aler Milano e del Comune è di 89.496 alloggi (61.134 di Aler e 28.362 del Comune di  Milano), attualmente gli alloggi occupati abusivamente sono 4.016, mentre sono 9.754 gli alloggi vuoti perchè non hanno abitabilità , di cui 1.300 in fase di cui 1.300 in fase di ristrutturazione.

Il prefetto di Milano ha sottolineato che gli sgomberi degli abusivi continueranno ad essere programmati dal Tavolo tecnico operativo settimanale della Questura, come avviene da anni, verrà però data priorità, come si legge anche nel Piano sottoscritto oggi, allo sgombero degli alloggi occupati nelle settimane immediatamente precedenti «per i quali non è stato possibile procedere in flagranza, al fine di evitarne il consolidamento». Il Piano oltre alla collaborazione delle istituzioni coinvolte prevede anche «un intervento esplicito degli operatori sociali», ha detto il prefetto che ha sottolineato come il problema delle occupazioni abusive e delle tensioni che ne derivano è frutto di «disagio e fragilità sociale e di come esista anche il problema di alleggerire la burocrazia per favorire il recupero degli alloggi sfitti e l'assegnazione».

Le istituzioni nel piano si impegnano anche ad accelerare le procedure di riassegnazione di alloggi vuoti con «lavori minimi di ristrutturazione, per gli alloggi che li richiedono, da concludersi entro 30 giorni dallo sgombero e con l'assegnazione nei 10 giorni successivi». Infine per velocizzare la procedura alle famiglie verrà proposto un solo alloggio, ad eccezione dei nuclei che hanno tra loro portatori di handicap, indipendentemente dalla zona. In caso di rinuncia entro 48 ore la pratica di assegnazione ripartirà da zero. 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro