Ammesse fino a due moschee a Milano, preferenza per uso dell'italiano

Obbligo di riqualificare gli immobili, sostenerne la gestione e pagare un affitto di 30 anni rinnovabili. Sono alcuni dei criteri approvati dalla Giunta di Milano per la concessione di tre aree per la costruzione di altrettanti luoghi di culto, sulle quali non potranno sorgere più di due moschee visto che è stato stabilito che una confessione religiosa non potra' avere in concessione piu' di due immobili

Musulmani in preghiera (Newpress)

Musulmani in preghiera (Newpress)

Milano, 10 ottobre 2014 - Obbligo di riqualificare gli immobili, sostenerne la gestione e pagare un affitto di 30 anni rinnovabili. Sono questi alcuni dei criteri approvati oggi dalla Giunta di Milano per la concessione di tre aree per la costruzione di altrettanti luoghi di culto, sulle quali non potranno sorgere piu' di due moschee visto che e' stato stabilito che una confessione religiosa non potra' avere in concessione piu' di due immobili. Tra le altre previsioni, Palazzo Marino ha deciso che, in sede di valutazione, sara' dato un maggior punteggio ai progetti che garantiranno l'accessibilita' alla comprensione dei contenuti divulgati nel corso delle attivita' religiose anche tramite utilizzo di traduzioni in lingua italiana.

Il bando che il Comune di Milano andrà a predisporre sulla base dei criteri oggi approvati riguarda due aree dismesse (3.400 mq in via Marignano e 5mila mq in via Sant'Elia) e gli ex bagni pubblici di via Esterle (1.492 mq) inutilizzati e abbandonati da 15 anni. Nello specifico dei luoghi individuati, in via Esterle sara' richiesta la totale riqualificazione e messa a norma della struttura; in via Sant'Elia i concessionari dovranno provvedere, oltre alla riqualificazione dell'area, anche all'abbattimento e smaltimento a proprie spese del Palasharp; mentre l'area di via Marignano, attualmente in grave stato di degrado, dovra' essere completamente recuperata.

Tra le linee guida la previsione che possano partecipare al bando solo le confessioni religiose iscritte all'apposito albo istituito dal Comune di Milano; i partecipanti al bando dovranno essere soggetti senza scopo di lucro e con finalita' religiose, i cui rappresentanti non abbiano in essere condanne o procedimenti penali in corso. La partecipazione al bando avvera' previa sottoscrizione con l'Amministrazione di un 'patto' fondato sul riconoscimento e sul rispetto dei principi della Costituzione italiana, quali il rispetto della persona umana e della laicita' dello Stato. Disattendere il patto sara' motivo di decadenza dell'eventuale concessione. I soggetti dovranno dimostrare, oltre a una adeguata capacita' economico-finanziaria, una struttura organizzativa e gestionale idonea ad assicurare lo svolgimento delle attivita' religiose e tutti gli interventi di riqualificazione degli immobili". 

(Agi)

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro