Corpo senza vita trovato in un camper a Milano: ferite da accoltellamento

L'uomo ha un'età apparente di 35 anni e sarebbe italiano. Il camper all'interno sarebbe completamente sporco di sangue. La segnalazione ai carabinieri, che indagano, è arrivata dai residenti dello stabile in via Fabio Massimo, zona Corvetto

Trovato un cadavere in un camper in via Fabio Massimo, carabinieri sul posto

Trovato un cadavere in un camper in via Fabio Massimo, carabinieri sul posto

Milano, 17 novembre 2014 - Giallo a Milano: il corpo senza vita di un uomo, con evidenti ferite da accoltellamento, è stato trovato all'interno di un camper nel cortile di un palazzo in via Fabio Massimo 43, in zona Corvetto a Milano.

Secondo quanto riferito dai carabinieri, che indagano sul caso, il morto aveva un'età apparente di 35 anni (si tratterebbe di un italiano) e i colpi inferti sarebbero compatibili con un omicidio ma si attende il riscontro del medico legale. A segnalare il corpo, trovato supino in mezzo a sporcizia e disordine, sono stati i residenti dello stabile.

All'interno del mezzo gli uomini della Scientifica hanno analizzato la scena per raccogliere i campioni utili alle indagini. Dalle prime informazioni il mezzo risulta completamente sporco di sangue, elemento che potrebbe già dare indicazioni sulla violenza dei colpi inferti. Si pensa appunto a un accoltellamento, anche se non appaiono peraltro segni evidenti di ferite inferte con arma da taglio. Il primo a dare l'allarme è stato un condomino che ha notato il corpo sbirciando da un finestrino mentre passava accanto. Secondo quanto raccontato dai residenti, il camper era lì da tempo.

Fra le varie ipotesi si pensa che la vittima non fosse il proprietario del mezzo abbandonato lì ormai da molto tempo. Si presume che appartenesse a un nomade. Il sopralluogo si preannuncia molto lungo proprio a causa della confusione che non permette di rovistare in cerca di indizi e dei documenti dell'uomo. Intanto gli investigatori stanno ascoltando i residenti dello stabile in stile vecchia Milano che si trova al confine con via San Dionigi, resa famosa dai numerosi sgomberi del campo nomadi omonimo avvenuti negli anni. Nel condominio abitano molti extracomunitari e anche italiani di seconda generazione. L'area è considerata a rischio e per questo - anche tenendo conto delle condizioni del camper - i militari ipotizzano che l'omicidio possa rientrare in una vicenda tra balordi.

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