
L'iniziativa dei cittadini di via Gola contro il degrado e gli spacciatori
Milano, 20 giugno 2017 - Una lunga tavolata per cenare insieme sotto le stelle. Poi la musica, i libri da leggere insieme e le favole da ascoltare seduti su una stuoia adagiata sull’asfalto. È il salotto a cielo aperto che sabato sera ha preso forma in via Gola, l’ultima trovata dei cittadini che con decine di iniziative organizzate da dicembre a oggi («E non ci fermeremo», promettono) puntano a restituire agli abitanti questo spicchio di città per troppo tempo lasciato a sé, diventato covo di pusher. U
n successo talmente grande che in tanti hanno già chiesto di replicare la cena a cielo aperto e tutto il resto. Così neanche il tempo di sparecchiare che già si preannuncia un’altra festa a settembre. In prima linea, il gruppo «Occupiamoci di via Gola», che già da dicembre lavora contro il degrado: si è partiti dalle feste di quartiere, poi si è costruito un angolo di relax e incontro che ha al centro una panchina di legno, circolare, autocostruita. O
ra è in corso «Spacciamo cultura in via Gola», che si contrappone allo spaccio di stupefacenti con un viaggio culturale e gastronomico tra le regioni d’Italia. Ogni volta una tappa, ogni volta un focus su un territorio diverso (giovedì ci sarà la serata per la Calabria).
E sabato la festa dei vicini «Vieni a cena in via Gola?» ha richiamato centinaia di persone anche da quartieri diversi, in particolare gli amici della social street San Gottardo-Meda-Montegani. «Spacciamo insieme solo buone pratiche di vicinato», lo slogan. «Partecipa anche tu! Porta del cibo e bevande da condividere con vicini e non. Tutti sono i benvenuti», l’invito. E la tavolata in strada è stata come una calamita. Presente anche Luca Ambrogio Santini, con la sua «Libretta» mobile carica di libri. E da più parti arriva un plauso ai cittadini che da dietro le quinte portano magia in questa strada, con la voglia di cambiare le cose, in meglio, una volta per tutte. E ora già si pensa al prossimo evento in grande, dopo l’estate. Nel frattempo, gli abitanti continueranno a «spacciare bellezza».