Sexting? Adolescenti a rischio. A Milano la mostra fotografica #soloperte

L'esposizione si terrà all’Istituto Gonzaga di Milano: 19 pannelli con foto a tutto campo costituti da immagini e didascalie che contestualizzano e offrono spunti di riflessione ai ragazzi.

#Soloperte

#Soloperte

Mialno, 25 aprile 2017 - Il sexting? Un fenomeno diffuso e ancora in crescita, che nasce dalla crasi delle parole sex e texting e definisce lo scambio di messaggi di testo, foto, video con un contenuto marcatamente sessuale. Un fenomeno sommerso e in forte espansione, favorito dalla diffusione di applicazioni di messaggistica istantanea, come WhatsApp, e social network che illudono i ragazzi sulla possibilità di condividere e poi cancellare i contenuti postati (Snapchat). Per conoscerlo ed affrontarlo nel migliore dei modi, è nata #SOLOPERTE, la mostra fotografica itinerante ideata da Pepita Onlus e Dajko Comunicazione per raccontare il #sexting dal punto di vista dei ragazzi. L'esposizione si terrà all’Istituto Gonzaga di Milano, in via Vitruvio 41, dal 26 aprile al 5 maggio con ingresso aperto al pubblico dalle 8 alle 16, ad eccezione del 1 maggio, e si inserisce nel ciclo di incontri per genitori ed educatori dal titolo "Wake App" dedicati al cyberbullismo. E proseguirà poi per l'Isituto Comprensivo Statale Sant'Ambrogio, sempre di Milano, dove sarà aperta al pubblico dall'8 al 12 maggio.

Il percorso si snoda lungo 19 pannelli con foto a tutto campo costituti da immagini e didascalie che contestualizzano e offrono spunti di riflessione ai ragazzi. All’origine, la storia tra una ragazza, Asia, e il suo ragazzo e i loro messaggi scambiati via WhatsApp. Le immagini vanno dal colore pieno alla dissolvenza, con un’immagine forte, al centro del percorso, che stabilisce il punto di rottura, il momento in cui tutto può cambiare se non si governa la propria esposizione in Rete, se non si protegge la propria preziosa identità. La lenta perdita di cromatismo delle foto chiude su uno scatto confuso, quasi bianco per rappresentare la totale perdita d’identità di Asia. Che si è spinta oltre per quello che credeva Amore. Per questo quell’ultima immagine è altro, quasi a dire: "Non sono più io. Queste foto non sono più mie". I pannelli maneggevoli facilitano l’allestimento, che può essere effettuato dagli insegnanti con la collaborazione degli studenti. Il percorso è facilmente individuabile grazie ai pannelli numerati.

In Italia 2 adolescenti su 5 ha fatto sexting almeno una volta e il primo messaggio con contenuto sessuale viene inviato da ragazzi che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni.  Il 10% degli adolescenti (1 ragazzo su 10) ha fatto selfie intimi o senza i vestiti e il 3% pubblica queste foto intime sui social network per mettersi in mostra. Il questionario distribuito ad un campione di 2.800 ragazzi e ragazze in 16 regioni italiane (scuole, oratori, associazioni sportive) dagli 11 ai 17 anni in tema di Sexting attesta che: Il 41% dichiara di essersi sentito a disagio qualche volta quando qualcuno lo ha guardato. Al 64% dei ragazzi è capitato almeno una volta che qualcuno facesse allusioni sessuali sul loro corpo, sui loro atteggiamenti o sulla loro persona Al 73% è capitato che almeno una volta ricevessero, anche senza volerlo, foto o video con contenuti sessualmente espliciti e/o pornografici Alla domanda "per quali ragioni hai deciso di condividere un messaggio/video/foto a contenuto sessuale ricevuto da un'altra persona"? Il 29,5% risponde per dimostrare di essere figo, il 23,79% perché è divertente, il 16,30 per alimentare le mie relazioni. Per condividere foto, video e messaggi utilizzano per il 67% Whatsapp, Instagram 57%, Snapchat il 43%.

La mostra ha ottenuto il patrocinio di Regione Lombardia e dell’Ufficio Scolastico Regionale ed è a disposizione delle scuole che ne faranno richiesta e costituirà il punto di partenza e lo spunto per stimolare nei ragazzi un cambiamento, un’assunzione di responsabilità verso se stessi e un atto di rispetto verso gli altri, secondo il modello di responsabilizzazione i Pepita Onlus. È possibile visitare il sito www.soloperte.org ed è indispensabile inviare una mail a info@pepita.it per ricevere informazioni e prenotare la mostra che è disponibile e prenotabile per slot di 10 giorni secondo modalità differenti: solo la mostra, la mostra più i materiali didattici, la mostra più i materiali didattici e i laboratori con lo staff di Pepita direttamente nelle location che l’avranno in allestimento. È previsto un rimborso forfettario delle spese di trasporto e assicurazione, oltre a un costo contenuto che la cooperativa chiede per provvedere alla manutenzione dei pannelli e alle ristampe dei materiali. Sul sito della mostra www.soloperte.org Pepita Onlus provvederà a inserire nel calendario i periodi già prenotati.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro