Debutta la schiscetta nella mensa: all'elementare Pirelli alunna con menù da casa

La mamma: "Non è una vittoria. Vogliamo più qualità in tavola"

Sempre più famiglie vogliono far  portare il pranzo da casa

Sempre più famiglie vogliono far portare il pranzo da casa

Milano, 15 settembre 2016 - "Insalata di tonno al naturale dalla Sicilia, pomodori biologici dal mio orto, prugne da un albero della nostra casa in Puglia, carosello pugliese, un tipo di cetriolo, due fette di pane biologico integrale all’avena, da un negozio che vende pasta madre, e acqua. Il tutto condito con olio extravergine d’oliva prodotto dalla nonna, mia madre". La prima “schiscetta’’ nelle mense scolastiche è un vero e proprio menù fatto e finito. Il debutto ieri alle 12.30 alla scuola elementare Pirelli di via Goffredo da Bussero, zona Niguarda. Anche a Milano come a Torino i genitori cominciano a decidere i cibi che i figli porteranno a mensa. In aperta polemica con Milano Ristorazione (Mi.Ri).

"Mi sono presentata al mattino in segreteria – spiega Marilù Santoiemma, da sette anni in commissione mensa alla Pirelli, da tre nella Rappresentanza dei commissari – e ho consegnato a una dirigente un’istanza per permettere a mia figlia di mangiare in mensa il cibo che le avevo dato. Anche perché non potrebbe usufruire del servizio di Milano Ristorazione. Non l’ho iscritta". Come lei, tanti altri: al 1° settembre, giorno di chiusura delle iscrizioni online (per la prima volta), almeno il 30% dei genitori. Tra questi mamme e papà con poca dimestichezza internettiana, genitori smemorati o che, in fascia più alta Isee, pensavano di essere esentati dalle iscrizioni, ma anche famiglie che hanno deciso di boicottarle, in dissenso con il servizio di Milano Ristorazione. E i soliti furbetti.

Per il debutto della schiscetta nella mensa milanese e per le prossime – oggi due mamme daranno la schiscetta ai figli nella scuola di via Giusti, zona Sempione – i genitori utilizzano la lettera di esonero che l’avvocato Giorgio Vecchione ha stilato per i genitori torinesi che hanno ottenuto dalla Corte d’appello la libertà di scelta. E non solo per quelli. "Dal 14 settembre e per l’anno 2016-2017" la mamma della Pirelli "si avvarrà della libera scelta di non usufruire del servizio di refezione scolastica comunale – si legge nella lettera presentata ieri – e di provvedere al pranzo del proprio figlio con pasto preparato a casa". L’istanza è stata protocollata in mattinata dalla dirigente e all’ora di pranzo "nonostante qualche titubanza tra le maestre, mia figlia ha mangiato quanto le avevo preparato. Alla stessa tavola dei compagni di classe".

Non quindi in "spazi separati dalla mensa per evitare contaminazione" con il pasto di Milano Ristorazione, secondo l’input dato alle scuole dalla società di refezione. Su Facebook e alla Rappresentanza delle commissioni arrivano richieste in merito. Qualcuno valuta anche "l’alternanza col menù di Mi.Ri.". Ma "questa non è una vittoria – rivela Santoiemma – è una sconfitta. Per mia figlia non voglio il pasto da casa tutti i giorni, ma più qualità. E basta arance dalla Spagna o verdure di quarta o quinta gamma". Per oggi preparerà miglio con zucchine, peperoni e cipolla rossa, piadina di farro integrale con frittatina e uva.

La risposta del Comune e di Milano Ristorazione non si è fatta attendere nel pomeriggio. "A noi non risulta, faremo le verifiche del caso", fanno sapere dall’assessorato all’Educazione. "Se è successo una volta – continuano gli uffici di via Porpora – non succederà mai più. Le scodellatrici hanno ricevuto nei giorni scorsi istruzioni specifiche da Milano Ristorazione di impedire la commistione del cibo da fuori con quello servito da Mi.Ri, in caso di eventuali tentativi di introduzione “schiscette’’. Se è successo, ha sbagliato la dirigente scolastica che se voleva consentire il consumo del pasto da casa doveva farlo sotto la sua completa responsabilità e quindi in un locale separato dalla mensa in cui si consuma il menù della refezione scolastica e che ha ottenuto il bollino verde dell’Ats", l’Agenzia di tutela della salute (ex Asl). Milano Ristorazione ha negato che in una qualsiasi mensa di Milano sia stata portata una “schiscetta’’. Vedremo cosa accadrà oggi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro