Medaglia al medico antibufale minacciato di morte dai no vax

Il ministro Lorenzin premia Burioni. Palazzo Marino: sì all’obbligo al nido

Roberto Burioni

Roberto Burioni

Milano, 1 giugno 2017 - Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica per Roberto Burioni: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha proposto per la benemerenza, assegnata dal Presidente della Repubblica, l’immunologo del San Raffaele, professore di Microbiologia e virologia all’università Vita-Salute, che s’è preso l’onere di smascherare, sui social e non solo, le bugie antiscientifiche dei no-vax. «Spero di meritarmela, nel presente e nel futuro - dice il medico 54 enne - Mi rende molto felice, ma io non faccio che il mio dovere».

Lo stesso che, poche ore prima dell’annuncio della medaglia col bastone di Esculapio, gli era costato una minaccia di morte. «Ho un proiettile con il suo nome pronto in canna», ha scritto un utente in calce a un suo commento a favore dell’obbligo vaccinale, postato alla berlina dalla pagina Facebook «Vaccini Basta». La minaccia è stata cancellata, ma il blogger David Puente ha pubblicato lo screenshot. Burioni valuta la denuncia, «sentirò il mio avvocato e le forze dell’ordine. Non voglio darle né troppa importanza né troppo poca. Di così gravi non ne avevo mai ricevute. Trovo incredibile che chi dice una verità scientifica in questa società possa contrariare qualcuno al punto da spingerlo a formulare minacce di morte. Perché io non faccio altro: che due più due fa quattro, che i vaccini sono efficaci e sicuri non lo dice Roberto Burioni, ma la scienza. Io cerco di tranquillizzare i genitori perché facciano quel che io stesso faccio con mia figlia di sei anni: vaccinarla». Intanto, dopo mesi di discussione, ieri il Consiglio comunale di Milano ha approvato l’obbligo vaccinale negli asili nido pubblici e privati accreditati. L'ordine del giorno del giorno della Lista Sala è passato con 32 voti a favore, la Lega (che pure l’aveva sottoscritto) e Basilio Rizzo di Milano in Comune non hanno partecipato al voto. «Se non c’è un testo definitivo su cosa ci esprimiamo?», dice la leghista Laura Molteni, riferendosi al decreto approvato dal Governo il 19 maggio, che rende di nuovo effettivo l’obbligo vaccinale (esteso a tutti i vaccini previsti dal piano nazionale), vincolando ad esso l’iscrizione a nidi e materne e prevedendo, nella scuola dell’obbligo, multe e segnalazioni al Tribunale dei minori per i genitori di chi non presenta il certificato. Palazzo Marino è stato anticipato sul tema dall’aula del Pirellone, prima di essere superato da Roma. Ora invita il sindaco «a procedere nell’immediato futuro all’attuazione di un modello impositivo che dovrà prevedere a partire dall’anno scolastico 2018/2019, come requisito all’accesso ai nidi di infanzia, l’assolvimento degli obblighi vaccinali previsti per legge». Ma anche ad avviare da questo settembre un «censimento e monitoraggio», chiedendo ai genitori l’esibizione obbligatoria del certificato vaccinale.

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