Ikea, protesta sindacati contro licenziamenti. Azienda: "Sì ai diritti, no alla violenza"

I manifestanti si sono radunati sotto la sede del consolato svedese in via Agnello chiedendo un incontro con il console

Protesta sindacati Ikea al consolato svedese a Milano

Protesta sindacati Ikea al consolato svedese a Milano

Milano, 28 novembre 2016 - Presidio dei sindacati di base Sgb e Cub, questa mattina, in via Agnello in centro a Milano, per protestare contro Ikea e contro alcuni licenziamenti, a detta dei manifestanti illegittimi e di tipo politico. I manifestanti, una trentina di persone, si sono radunati sotto la sede del consolato svedese chiedendo un incontro con il console.

La vicenda all'origine del licenziamento di due dipendenti della multinazionale del mobile nasce da una contestazione avvenuta l'8 ottobre scorso nel punto vendita di Carugate, durante il quale alcuni lavoratori hanno messo in atto azioni di protesta in solidarietà con i colleghi di una cooperativa, impiegati nella gestione della ristorazione. In seguito ai fatti di ottobre due delegati Rsu, dirigenti di Sgb nei negozi di Carugate e di Corsico, secondo quanto riportano i manifestanti, sono stati prima sospesi e poi licenziati.

In un comunicato dell'azienda si legge che "Ikea Italia è a favore della libertà di associazione e rispetta il diritto di manifestazione dei lavoratori, nell'ambito delle leggi che lo regolano, ma condanna severamente ogni forma di violenza".  "La libertà di associazione e la libera espressione delle proprie idee non devono compromettere il rispetto e l'incolumità delle persone, come invece è avvenuto lo scorso sabato 8 ottobre presso il punto vendita di Carugate in occasione di una manifestazione indetta da alcuni esponenti del Sindacato Generale di Base (SGB), manifestazione - prosegue la nota - a cui hanno partecipato due collaboratori Ikea rappresentanti di tale sindacato. La manifestazione è stata indetta adducendo come motivo dodici licenziamenti operati dalla ditta fornitrice di alcuni servizi di pulizia, subentrante a seguito di cambio appalto. In realtà tali licenziamenti non sono mai esistiti, e tutti i lavoratori sono stati assunti dalla nuova cooperativa nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e senza nessuna riduzione dei trattamenti. In quella giornata i manifestanti hanno lanciato petardi, acceso fumogeni all'ingresso del punto vendita provocando panico fra i clienti e danni, ostacolando inoltre il regolare svolgimento delle attività operative del negozio. Ikea Italia rispetta la volontà dei collaboratori di esprimere la vicinanza ad un collega, ma deve sempre prevalere il rispetto per la sicurezza e per le persone. Ikea ha sporto denuncia penale alle autorità competenti e, data l'oggettiva gravità delle azioni di potenziale rilevanza penale e la sostanziale insussistenza delle giustificazioni addotte dai lavoratori nel corso dell'audizione con l'azienda, Ikea ha ritenuto di procedere all'interruzione del rapporto di lavoro".

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