E' morto Gero Caldarelli, anima del Gabibbo

Era affezionato a Milano, la città che da decenni lo aveva adottato, si confrontava volentieri coi giovanissimi

Gero Caldarelli in posa insieme al “suo” Gabibbo

Gero Caldarelli in posa insieme al “suo” Gabibbo

Milano, 21 agosto 2017 - E' morto ieri Gero Caldarelli, il mimo che dal 1990 animava il Gabibbo. Lo ha annunciato Striscia la notizia in un comunicato. "Gero – commenta Antonio Ricci – è riuscito a dare a un pupazzo, che nasceva arrogante, grazia e poesia".

E, nella stessa nota, Striscia ricorda la sua vita. Nato a Torino il 24 agosto 1942, Caldarelli aveva frequentato la scuola di mimo del Piccolo Teatro. Dopo numerose parti sia in teatro che in televisione, nel 1974 fondò, insieme a Maurizio Nichetti, la compagnia e scuola di mimo Quelli di Grock. Nel 1979 prese parte al film Ratataplan. Collaborò con Antonio Ricci già in Drive In, nei panni di Gawronski e Pendulus, e nel 1990 venne scelto per interpretare il Gabibbo, il pupazzo di Striscia la notizia che da allora ha sempre animato. Alto 1,53 centimetri, “riempiva” quel personaggio di stoffa progettato a sua misura: alto 1,65, consentiva a Gero di guardare il mondo dall’interno, attraverso la bocca. Nel 2003 uscì il suo libro “Una vita da ripieno - Cronache dall’interno del Gabibbo” (Rizzoli) e nel maggio scorso Gero ha pubblicato una raccolta di fiabe intitolata “Belandi, che storie! Tre mega avventure nel mondo dei besughi” (Mondadori). Realizzava pure quadri in gommapiuma e smalti ad acqua. Scomparso per un male incurabile, ultimamente si era parzialmente alternato con il suo allievo Rocco Gaudimonte.

Caldarelli era affezionato a Milano, la città che da decenni lo aveva adottato, si confrontava volentieri coi giovanissimi. Alcuni anni fa aveva fatto visita all’istituto salesiano Sant’Ambrogio di via Copernico, in zona stazione Centrale, per incontrare i giornalisti in erba dell’“Aeroplanino di carta” (tra gli 11 e i 14 anni), dai quali era stato intervistato, guidati dal professor Francesco Scolari. E il professore ieri ha scritto un messaggio su Facebook in memoria di Gero: "Non ci posso ancora credere... Se n’è andato oggi Gero, uno dei miei più cari amici, che conoscevo da quasi cinquant’anni. Ho appena ricevuto la notizia e ancora mi sembra impossibile. Sono vicino con tutto il cuore ai suoi cari. Ciao, Gero!". Sono centinaia i messaggi di affetto comparsi sui social network, lasciati da fan e telespettatori. Lia scrive: "Ora sarà tutto diverso senza di te, sei stato forse la colonna più importante di Striscia, soprattutto per i bambini. Addio Gero». Andrea continua: "Ancora non ci credo, ho avuto la fortuna di conoscerlo ed era una grandissima persona. Un pezzo di striscia la notizia ci ha lasciati... Riposa in pace Gero".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro