Ira cinese su Milano: "Sbagliato il tributo al Dalai Lama"

L’ambasciata contro la scelta di offrirgli le chiavi della città: "Decisione che ferisce gravemente i sentimenti del nostro popolo"

Dalai Lama

Dalai Lama

Milano, 18 ottobre 2016 - Scoppia il "caso diplomatico" per la consegna della cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Un primo segnale negativo si è avuto con la scelta del governo cinese di dirottare da Milano a Torino la prossima visita del ministro della Tecnologia, Wan Gang. E ora scende in campo anche l’Ambasciata cinese di Roma con una nota ufficiale, dai toni piuttosto duri, in cui si esprime "forte rimostranza e ferma opposizione". "Il quattordicesimo Dalai Lama non è una figura puramente religiosa, ma è un politico in esilio che da anni si presenta in veste religiosa nello svolgimento delle attività separatiste contro la Cina", si legge nella nota. "Il fatto che il Consiglio Comunale di Milano, le altre Istituzioni e persone siano presenti con connivenza alla visita del Dalai Lama a Milano e conferiscano a lui la Cittadinanza Onoraria, ha ferito gravemente i sentimenti del popolo cinese".

Inevitabile "l’impatto negativo sui rapporti bilaterali e sulle cooperazioni tra le regioni dei due Paesi". Proprio in un momento in cui, si sottolinea dall’Ambasciata della Repubblica popolare cinese "l’Italia è diventata uno degli dei maggiori destinatari degli investimenti cinesi in Europa". Sul Tibet, poi, il governo cinese rivendica un "buon sviluppo economico-sociale grazie alle politiche agevolate, agli aiuti e ai contributi della popolazione". Crescono, ad esempio, scrive Marco Costa, del Centro studi Eurasia Mediterraneo (testo condiviso dall’ambasciata cinese) i flussi turistici in Tibet (20 milioni nel 2015 tra cui 250mila turisti internazionali) grazie ad un miglioramento della rete dei trasporti. Ed "entro la fine di quest’anno il 70% dei monasteri registrati dovrebbe essere accessibile. Ma se ne parla troppo poco in Occidente". Ecco che la questione del Dalai Lama acuisce tensioni.

Che crescono anche nell’importante comunità cinese meneghina, la quale sta organizzando una manifestazione di protesta - giovedì alle 11,30 - davanti al Teatro Arcimboldi. La consegna della cittadinanza onoraria avverrà infatti qui, al termine della lectio magistralis dal titolo "Etica e consapevolezza in un mondo globale" che il Dalai Lama terrà per gli studenti delle università milanesi, organizzate dall’Università della Bicocca con l’istituto di Buddismo Tibetano Ghe Pei Ling, alle 13,15. E c’è chi addirittura prospetta "dirottamenti di massa degli studenti cinesi in altre università". Il rettore della Bicocca, Cristina Messa, accompagnerà il Dalai Lama sul palco e poi toccherà al presidente del consiglio comunale, Lamberto Bertolè (Pd) consegnargli le chiavi della città. L’incontro con il sindaco Beppe Sala, invece, dovrebbe avvenire in una saletta riservata di uno dei due aeroporti, ma tutto viene tenuto sotto silenzio.

Addirittura, si ipotizza un incontro del sindaco Sala direttamente a Rho, per la due giorni in Fiera - 21 e 22 ottobre - del Dalai Lama dedicati all’insegnamento e alla benedizione sul tema della compassione per tutti gli esseri viventi. Tutte precauzioni per evitare un caso diplomatico che però non hanno risparmiato al sindaco le forti critiche dell’ambasciata cinese.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro