Milano resta la città più smart d'Italia, Bergamo migliora ed entra nella top ten / VIDEO

Il capoluogo lombardo ha scelto di puntare sull'economia collaborativa e sulle grandi opportunità offerte dal web

CityLife Milano

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Milano, 20 ottobre 2016 -  Milano città più smart d'Italia per il terzo anno consecutivo. Dal 2014 al 2016, il capoluogo lombardo è sempre in testa alla classifica e, a confermare questo successo, quest'anno è ICity Rate, la classifica che mette a confronto oltre 100 capoluoghi per fotografarne il percorso di crescita e "intelligenza", ovvero la vicinanza ai bisogni dei cittadini, l'inclusività e la vivibilità. La ricerca è stata presentata questa mattina a Bologna all`interno di Smart City Conference.

"Un risultato reso possibile grazie alle grande attenzione che questa Amministrazione sta ponendo alle tematiche dell'innovazione, avviando un processo di progettazione condivisa tra attori pubblici e privati, società civile e università cittadine per rendere Milano una città sempre più "intelligente". Così l'assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani, che prosegue: "Essere in testa alla classifica di ICity Rate per il terzo anno consecutivo conferma che le politiche attuate in questi anni su innovazione economica, sostenibilità ambientale, mobilità, sviluppo e partecipazione rendono Milano sempre più smart e rafforzano la propria efficacia di anno in anno".

La ricerca conferma come Milano mantenga il suo primato e aumenti il distacco dalle città concorrenti (Bologna seconda e Venezia terza) in tutti gli ambiti: Economy, People e Living. Nel comparto Economy, Milano si afferma grazie al più alto valore aggiunto pro capite, il più alto numero di brevetti depositati e il più alto numero di Fablab e maker space presenti nonché di nuovi artigiani digitali attivi sul territorio. Una città che ha scelto di puntare sull`economia collaborativa e sulle grandi opportunità offerte dal web. Un modello virtuoso che si realizza attraverso la concessione di spazi, il sostegno economico a progetti e imprese, la creazione di reti di innovatori e la definizione di nuove ed articolate politiche di governo della citta.

Solo nell'ultimo triennio l'Amministrazione ha realizzato oltre 70 progetti ' Smart', per un valore di oltre 200 milioni di euro, finanziati con risorse interne ed esterne, volti a promuovere l'innovazione tecnologica e sociale. La settimana scorsa, grazie al progetto Openagri, Milano si è aggiudicata 6 milioni di finanziamento europeo per lo sviluppo di un polo agricolo d'eccellenza all'interno dell'area di "Porto di Mare" - ai confini della frangia urbana, tra il Parco Agricolo Sud Milano e il quartiere Mazzini - in grado di coniugare cultura, miglioramento del sistema alimentare e imprenditoria giovanile. Il progetto Openagri si aggiunge ad un altro progetto già finanziato dall'Unione Europea nell'ambito di Horizon: si tratta di Sharing Cities, programma di riqualificazione energetica, mobilità sostenibile e partecipazione che coinvolge il distretto Ripamonti-Vettabbia con un finanziamento di circa 9 milioni di euro.

Nella top ten di ICityRate 2016, spunta un'altra città lombarda: Bergamo, che è al decimo posto insieme a Ravenna. Un significativo balzo in avanti rispetto al 2015, quando si piazzò al 18esimo. Bergamo si piazza nella top 10 (formalmente risulta all’11esimo posto, ma il punteggio è lo stesso ottenuto da Ravenna), mentre a livello regionale guadagna il secondo posto dietro Milano, prima anche a livello nazionale con 624 punti, e davanti a Brescia, 12esima in Italia e terza città lombarda con 489 punti. “La classifica è tra le più importanti in Italia per quanto riguarda le città intelligenti – ha commentato  Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione e Semplificazione del Comune di Bergamo -. Un risultato attraverso il quale iniziamo a vedere il lavoro dell’amministrazione di questi anni”. Tra i punti di forza: “Il Bergamo wifi e i nostri progetti di mobilità dolce. Ma un altro aspetto da sottolineare – continua Angeloni – è il posizionamento ottenuto da Bergamo rispetto ad altre città molto più grandi e che godono di finanziamenti di gran lunga superiori”.

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