Addio a Cino Tortorella, camera ardente al Piccolo per il saluto a Mago Zurlì

Il figlio Davide: voleva realizzare un film-documentario contro l'obesità infantile. L'ex direttore generale Rai Iseppi: non si riconosceva in tv di oggi

Addio a Cino Tortorella (Newpress)

Addio a Cino Tortorella (Newpress)

Milano, 27 marzo 2017 - Aperta la camera ardente di Cino Tortorella, il celebre mago Zurlì dello Zecchino d'oro scomparso giovedì all'età di 89 anni. La sala per l'ultimo saluto è allestita nel foyer del Piccolo Teatro in via Rovello, a due passi da piazza del Duomo.

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 L'attore, autore e presentatore - di origini liguri ma arrivato a Milano giovanissimo - aveva infatti frequentato l'accademia di Giorgio Strehler. Sul feretro di legno chiaro un cuscino di margherite bianche e il cappello da alpino. Su un cavalletto di legno, di fianco alla bara, una foto di Cino Tortorella sorridente che conduce la sua trasmissione più famosa "Lo Zecchino d'oro", da lui ideata e condotta per cinquanta edizioni. In mano tiene due cartelli uno con la scritta 'ridere' e l'altro con la scritta 'applaudire'. Alla camera ardente, aperta fino alle 13, presenti i figli Guido, Lucia, Chiara, Davide e la moglie Maria Cristina. A rendere omaggio al presentatore anche Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano. 

A rivelare l'ultimo grande progetto dell'attore è stato il primogenito Davide: voleva realizzare un film-documentario contro l'obesità infantile. "Era un grande appassionato di gastronomia - ha ricordato il figlio che ha fatto per questo mettere sulla bara rosmarino e peperoncino tra i fiori - e per questo gli stava molto a cuore educare le famiglie a far mangiare bene i bambini. Faceva sue delle battaglie e ci si buttava a capofitto".  

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ISEPPI: NON SI RICONOSCEVA IN TV DI OGGI - Secondo l'ex direttore generale della Rai, Franco Iseppi, arrivato alla camera ardente per rendere omaggio all'artista, in Tortorella "c'era un grande spessore culturale e una grande valenza educativa dietro quello che faceva, anche se poi si è occupato di un segmento della tv". Iseppi, ha ricordato come la tv "che educava era sicuramente quella in cui Cino Tortorella si riconosceva. Oggi questo non è uno dei caratteri peculiari dell'offerta quindi è normale che non si riconoscesse più nella tv di oggi". A chi gli ha chiesto se, negli ultimi anni, il mago Zurlì era stato emarginato dalla Rai, Iseppi ha risposto:"non parlerei di emarginazione, ma piuttosto di un cambiamento nel modo di fare televisione che aveva provocato forse in lui un disagio". La tv e i suoi linguaggi "si evolvono ed è normale ma per alcune generazioni accettarlo non è facile", ha concluso.

L'ULTIMO SALUTO - Alla camera ardente per l'ultimo saluto al mago più famoso della televisione italiana cittadini, qualche personaggio dello spettacolo come Susanna Messaggio. Tra chi gli ha fatto visita anche chi, da bambino, aveva cantato nel coro dell'Antoniano. Le esequie sono in programma nel pomeriggio nella parrocchia della Divina Provvidenza, nel quartiere di Quinto Romano. Il funerale sarà accompagnato proprio dai canti del Piccolo coro dell'Antoniano.

 

   

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