GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Milano, uno studentato per 300 matricole nell’edificio che oggi ospita il Besta

Comune e Regione al lavoro nell’ambito del piano per Città Studi

Oggi in città la domanda di alloggi universitari è superiore all'offerta (NewPress)

Oggi in città la domanda di alloggi universitari è superiore all'offerta (NewPress)

Milano, 19 luglio 2017 - Uno studentato  per almeno 300 matricole nell’edificio e nelle stanze oggi occupate dall’Istituto Neurologico Carlo Besta. Questo l’altro pezzo del puzzle che si sta cercando di costruire in quel di Città Studi. Il dato di fatto è che il futuro del quartiere da sempre a vocazione universitaria è messo alla prova dalla decisione dell’Università Statale di trasferire le proprie facoltà scientifiche sul sito Expo. La buona notizia, per i residenti, è che sia il Politecnico sia la Bicocca hanno inviato una formale manifestazione di interesse per sostituirsi all’ateneo di via Festa del Perdono, garantendo così il mantenimento della vocazione originaria del quartiere. A traslochi completati gli studenti sarebbero circa 30mila, a fronte dei 34mila di oggi: sulla carta i numeri sembrano destinati a tornare. L’altra buona notizia è che anche il Demanio ha a sua volta confermato di essere interessato a creare, sempre in Città Studi e sempre negli spazi che si libereranno a causa del trasferimento della Statale ad Expo, una nuova cittadella degli uffici pubblici, dando indirettamente ai residenti un’ulteriore rassicurazione contro il rischio desertificazione.

L’incognita, e non da oggi, è invece rappresentata dalle sorti degli edifici che ospitano i due ospedali presenti in zona: il Besta, per l’appunto, e l’Istituto Nazionale dei Tumori, entrambi coinvolti in un altro trasloco eccellente, stavolta a Sesto San Giovanni nell’ambito del progetto della Città della Salute. Un’ipotesi, però, sta via via prendendo corpo. «Si sta pensando di trasformare uno dei due ospedali in uno studentato – ha fatto sapere Alessandro Balducci, delegato del Comune per la partita di Città Studi –. In questo modo si darebbe un contributo per colmare il gap tra la domanda e l’offerta di stanze per universitari». Parole proferite nel corso e a margine della commissione comunale convocata ieri proprio per discutere il piano di subentro alla Statale nella zona. «Abbiamo discusso di questa ipotesi con la Regione – conferma Pierfrancesco Maran, assessore comunale all’Urbanistica –, c’è un’intesa di massima che andrà però approfondita e formalizzata. È una scelta coerente col mantenimento della vocazione universitaria del quartiere». Tra i due ospedali è proprio il Besta il primo indiziato ad essere trasformato in studentato, anche perché l’adattamento alla nuova destinazione d’uso risulterebbe meno ostica rispetto all’Istituto Nazionale dei Tumorti. Secondo le prime stime, lungo i 23mila metri quadrati oggi occupati dall’Istituto Neurologico potrebbero trovare casa almeno 300 studenti. Un’operazione che vedrebbe la luce a partire dal 2021, lavori per la Città della Salute permettendo. «Per quanto riguarda Città Studi – conclude Maran – avevamo promesso che avremmo presentato ai cittadini un piano entro fine luglio e oggi (ieri ndr) lo abbiamo presentato».

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