Attentato Barcellona, portavoce islamici Milano: "Mi riconosco in Bruno Gulotta"

Omar Jibril commenta l'attentato terroristico, dove ha perso la vita un 35enne di Legnano

Attentato a Barcellona, morto il legnanese Bruno Gulotta

Attentato a Barcellona, morto il legnanese Bruno Gulotta

Milano, 19 agosto 2017 - "Ho un bimbo piccolo di pochi mesi e una figlia che tra poco andrà a scuola e quindi mi sono riconosciuto in Bruno Gulotta, là potevo esserci anche io". Sono le parole rilasciate all'Ansa da Omar Jibril, portavoce del Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Monza e Brianza (Caim) che così parla dell'attentato di due giorni fa a Barcellona e, in particolare, della morte del 35enne, originario di Legnano (Milano) e che era sulle Ramblas con la compagna e i due figli.

"Noi - ha spiegato Jibril - esprimiamo vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti, orrore e condanna per questi terribili atti terroristici, che nulla hanno a che fare con noi, con l'Islam e con la religione, e il nostro obiettivo è impegnarci sempre per difendere un Europa che sia aperta, plurale, accogliente, libera e sicura". I terroristi, ha aggiunto, sono "pazzi e cani sciolti", "persone isolate" che vengono indottrinate spesso sulla Rete e "noi cerchiamo nelle associazioni e nelle moschee di prevenire questo isolamento".

Il pericolo, ha chiarito ancora Jibril, "è che la strumentalizzazione mediatica, puntando il dito contro la comunità musulmana, spinga i soggetti più deboli verso la radicalizzazione e l'estremismo e le persone che sono fuori dalla comunità ad odiare i musulmani". Nelle "nostre associazioni e nelle nostre moschee - ha proseguito il portavoce del Caim - noi condanniamo sempre e ovviamente queste azioni terroristiche e diciamo alle persone di segnalarci coloro che sono a rischio di isolamento". I terroristi che hanno compiuto attentati in Europa in questi anni, ha aggiunto, sono spesso "persone isolate e sole che vengono indottrinate sul web e l'Isis diventa così una spa che si impadronisce dei loro atti terroristici". La religione "è usata solo come un pretesto per altri obiettivi, che sono giochi di potere o economici. Se ci fosse davvero una religione che promulgasse l'odio e la violenza - ha spiegato ancora - ci saremmo estinti già secoli fa".

Sulla sua pagina Facebook il Caim ha pubblicato un post per condannare "fermamente gli orribili atti terroristici che stanno sconvolgendo l'Europa in questi giorni. Le associazioni islamiche di Milano, Monza e province - si legge - esprimono cordoglio alle famiglie delle vittime. Il terrore non vincerà, continueremo ad operare ogni giorno per un'Europa plurale, sicura ed aperta a tutti".

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