Amianto alla Scala, la decisione sui quattro ex sindaci slitta a novembre

Il pm Maurizio Ascione aveva insistito per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati per le morti causate dalla presenza di amianto alla Scala prima che venissero effettuate le bonifiche.

Lavori all'interno della Scala

Lavori all'interno della Scala

Milano, 21 ottobre 2016 - Amianto alla Scala, slitta a fine novembre la decisione del giudice sul possibile rinvio a giudizio di 4 ex sindaci della città per i nove lavoratori morti e quello ancora in vita ma ammalato di mesotelioma pleurico a causa dell’amianto. E ieri, davanti a Palazzo di Giustizia, presidio del Comitato ambiente e salute del teatro scaligero e del Cub, sindacato di base per informazione spettacolo. Davanti al gup Alessandra Simion hanno concluso i loro interventi i difensori. Nel corso della precedente puntata dell’udienza preliminare a carico dei quattro ex sindaci Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini, Marco Formentini e di altre cinque persone (fra cui l’ex sovrintendente scaligero Carlo Fontana), il pm Maurizio Ascione aveva insistito per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati per le morti causate dalla presenza di amianto alla Scala prima che venissero effettuate le bonifiche.

L’Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro si è costituita parte civile. Ascoltate le arringhe difensive, ieri il giudice, che già aveva citato come responsabili civili il Comune di Milano e la Fondazione Teatro alla Scala (che potrebbero essere chiamati a risarcire i danni in caso di condanne), ha comunicato che sulla richiesta di rinvio a giudizio si pronuncerà il 30 novembre.

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