Abbonamento di un anno a BikeMi ai due canottieri che hanno recuperato 4 bici - VIDEO

La società di bike sharing li ha contattati per ricompensarli della buona azione

Matteo Wolter e Simone Lunghi prima di salvare le due ruote

Matteo Wolter e Simone Lunghi prima di salvare le due ruote

Milano, 13 luglio 2016 - “Ci piacerebbe poter ringraziare chi ha contribuito al lieto fine di questa vicenda: potreste farci avere i recapiti di chi ha partecipato attivamente al recupero delle nostre biciclette? Grazie mille!”. Una buona azione, come si dice, non è mai perduta. E così è stato per Simone Lunghi e Matteo Wolter, due canottieri della San Cristoforo che, come aveva raccontato Il Giorno, settimana scorso avevano recuperato ben 4 BikeMi, 2 delle quali elettriche, dal fondo del Naviglio in corrispondenza del ponte di via Valenze, quasi Darsena.

A reclamare su Facebook il numero telefonico dei due “eroi” che avevano “salvato” le due ruote è stato lo stesso servizio di bike sharing – gestito da Clear Channel – che li ha già contattati. “Ci hanno promesso un abbonamento annuale a BikeMi – afferma Simone Lunghi – sia a me che a Matteo. Avevo proposto per la ricompensa anche un altro ragazzo della San Cristoforo, Andrea, che quando abbiamo recuperato le bici è rimasto con i ragazzi dell'oratorio di Sant'Eufemia”. Gli stessi che erano sul dragon boat quando Simone ha avvistato i mezzi sommersi.

Le bici erano state rubate da ignoti a una stazione BikeMi e poi gettate nelle acque del canale milanese. “I ganci erano stati divelti dagli staggi”, aveva raccontato Lunghi. Insieme a Wolter le aveva riportate a galla. Poi su Facebook aveva riportato, con foto, il caso del salvataggio e i suoi amici “social” avevano cominciato a postare richieste di ricompensa. BikeMi ha risposto, come fa di solito quando qualcuno segnala mezzi rubati o li recupera. Resta sempre valido l'appello lanciato da Simone sul social network: “Quello che vorrei è che, quando vi ritroverete in mano uno scontrino, una cartaccia o un mozzicone, lo teniate in mano fino a un cestino. Il mio sogno è che qualcuno di voi, un domani, vedendo una lattina o un sacchetto di patatine per terra, abbia l’istinto di raccoglierlo e metterlo nel primo cestino che incontra".

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