Albero della vita, via libera del cda di Expo

Il board delibera che l'opera si farà. Ora il dossier passa a Raffaele Cantone, che dovrà dire l'ultima parola su trasparenza e legalità di Luca Zorloni

Il bozzetto dell’Albero della vita ideato dal regista Marco Balich

Il bozzetto dell’Albero della vita ideato dal regista Marco Balich

Milano, 20 novembre 2014 - Arriva il semaforo verde dal consiglio di amministrazione di Expo spa sull’Albero della vita: i documenti sull’installazione simbolo del sito di Rho-Pero hanno il via libera del board, ora la palla passa al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. Sua è l’ultima parola sull’opera di luci e suoni ideata dal regista Marco Balich. Costo: otto milioni di euro. Il magistrato dovrà verificare che il dossier sia in regola. Se così fosse, un suo verdetto positivo chiuderebbe l’epopea dell’Albero e darebbe il via libera ai lavori. Al contrario, se qualche passaggio dovesse ancora risultare opaco, il rischio è che i tempi strettissimi che separano dall’inaugurazione dell’Esposizione universale il primo maggio del 2015 facciano desistere la spa. Già il commissario unico, Giuseppe Sala, ha «sconsigliato» la costruzione. Tuttavia, il cda ha dato l’ok. L’Albero inchioda in estate, quando Cantone accende un riflettore sui due milioni di euro che Coldiretti versa a Marco Balich come sponsorizzazione.

Ma l'assegno non è l’unico passaggio da vagliare. Il numero uno dell’Anticorruzione vuole vederci chiaro anche sugli altri sponsor, il consorzio di imprese «Orgoglio Brescia», che si offre di costruire l’installazione con un apporto di tre milioni di euro, e la Pirelli. E ancora: Cantone mette nero su bianco le regole per scrivere l’appalto con cui verrà assegnata la fornitura tecnologica dell’Albero. Incarico affidato al Politecnico.

Nel frattempo si spaccano i vertici di Expo: l’ad Sala negli ultimi giorni frena sull’opera, sconsigliando di costruirla ma rimettendo la decisione finale nelle mani di Diana Bracco, commissario di Padiglione Italia e presidente di Expo spa. Fino al cda di ieri: due ore di riunione negli uffici di via Rovello a Milano, esaminato e approvato l’incartamento. Già questa mattina i fascicoli saranno spediti alla sede dell’Anac a Roma, entro quel fatidico 20 novembre che proprio Sala aveva indicato come termine ultimo per decidere il destino dell’opera. E domani Cantone sarà a Milano, per incontrare i vertici di Expo. Con un conto alla rovescia sempre più incalzante, la speranza dei manager della spa è che il magistrato arrivi con il verdetto definitivo.

 

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