Corteo del 25 Aprile a Milano: grida e insulti al passaggio della Brigata ebraica

Pisapia: "Milano resterà solidale e tollerante". Il Pd milanese ha distribuito t-shirt con scritto '1945-2015, Bella ciao, Milano', che sono state indossate dai militanti. Sfila anche un carro allegorico, dove campeggiano le caricature del premier Matteo Renzi e del leader della Lega Matteo Salvini FOTO - Il corteo del 25 Aprile / Le contestazioni / Piazza Duomo gremita

Corteo del 25 Aprile in piazza Duomo

Corteo del 25 Aprile in piazza Duomo

Milano, 25 aprile 2015 - E' partito alle 14, tra gli applausi della gente, ai bordi della strada, il corteo milanese per le celebrazioni del 70mo della Liberazione dal regime nazi-fascista. In testa la banda, la delegazione dell'Anpi e i gonfaloni delle citta' medaglia d'oro della Resistenza, il corteo ha preso il via da via Palestro e si è conclusoverso le 16.30 in piazza Duomo (FOTO), dove hanno preso il via gli interventi del presidente dell'Anpi, Carlo Smuraglia, del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e del segretario generale dell Cgil, Susanna Camusso.

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CONTESTAZIONI  - "Assassini, fuori i sionisti dal corteo". La Brigata ebraica è  stata duramente contestata al corteo da alcune decine di militanti pro palestinesi. La Brigata, che diversamente quella romana ha deciso di sfilare con bandiere azzurre e bicnahe con una stella al centro, era preceduta da un drappello di volontari del Pd, guidata dal segretario metropolitano, Pietro Bussolati. I manifestanti pro Palestina, contestatori dello Stato di Israele, erano in presidio in piazza San Babila, e hanno scandito slogan contro i "sionisti". Sono stati tenuti a distanza da un cordone di poliziotti in tenuta anti-sommossa. Passata la Brigata Ebraica a San Babila è continuato un clima acceso con fischi e urla rivolte alla coda del corteo, piuttosto indistintamente. Le contestazioni hanno avuto il culmine sulla curva di fronte alla chiesa che si affaccia alla piazza. La parte di corteo che precedeva la Brigata ha inizialmente cercato di passare velocemente il punto critico urlando la canzone 'Bella Ciao' per coprire le contestazioni dei palestinesi ma ciò non ha evitato tensioni e ulteriori rallentamenti. Le forze dell'ordine al momento erano giá da tempo schierate in tenuta antisommossa in più file, in cordone, sulla curva esterna. Numerosi sono stati i manifestanti della Resistenza che hanno mostrato e urlato la propria disapprovazione rispetto a quanto avvenuto, rendendo ancora più lento e teso il defluire.  Dopo aver duramente contestato i manifestanti in corteo al passaggio della Brigata Ebraica, rappresentanti delle associazioni pro Palestina e contro Israele e quelli legati a centri sociali e antagonisti si sono di fatto uniti in fondo al corteo immettendosi da piazza San Babila verso il Duomo come tutti gli altri, senza ulteriori tensioni. 
 
STRISCIONI CENTRI SOCIALI IN PIAZZA DUOMO -  Alcuni ragazzi dei centri sociali sono saliti su alcune impalcature in piazza Duomo durante le celebrazioni e hanno srotolato uno striscione contro le forze politiche, contro Expo, gli sgoberi e la Tav.  Sullo striscione esposto, la scritta:"Contro il fascismo delle camicie nere e della Lega, del partito democratico e la polizia, dei Cie e degli sgomberi, del Jobs act, del Tav e dell'Expo. Ai nostri posti ci troverete, ieri oggi domani partigiani e sovversivi". Dopo aver acceso alcuni fumogeni, i giovani sono scesi dall'impalcatura.

ANPI - «Oggi è una meravigliosa giornata di festa, a parte il tempo. Che cosa scriveranno i gazzettieri che hanno scritto ci sarebbe stati incidenti, poca gente e che dicevano avremmo tenuto fuori Brigata ebraica?». Lo ha detto il presidente dell'Anpi, Carlo Smuraglia, nell'intervento conclusivo in piazza del Duomo a Milano. Smuraglia ha invitato a tenere vivi i valori della Resistenza. E ha fatto anche un accenno ad alcuni commenti seguiti agli sviluppi giudiziari sui fatti della Diaz, al G8 di Genova del 2001: «C'è qualcosa di profondo rimasto nello spirito dello Stato italiano e va rimosso», ha sostenuto.

TSHIRT 'BELLA CIAO' - Il Pd milanese intanto ha distribuito t-shirt con scritto '1945-2015, Bella ciao, Milano'. Le magliette con la citazione della tradizionale canzone partigiana sono state indossate dai militanti al corteo da via Palestro a Piazza Duomo.

CARICATURE E CARTELI ANTI-RENZI -  C'è anche un carro allegorico nel variopinto panorama dei gruppi di estrema sinistra che partecipano alla manifestazione.  Sul camion guidato da un gruppo di antagonisti, campeggiano lcaricature del premier Matteo Renzi e del leader della Lega Matteo Salvini (quest'ultimo rappresentato con un elmo cornuto) con frasi contro il razzismo, l'austerità e le politiche sociali. Avvistato anche qualche cartello contro Matteo Renzi: . "Dopo 70 anni ci risiamo un uomo solo al comando? No, grazie", recita un manifesto che traccia un parallelo indiretto tra Renzi e Benito Mussolini. "Spazziamo via il governo del Berlusconi-democristiano Renzi", si legge su un altro striscione.

Giuliano Pisapia e Susanna CamussoPISAPIA: "MILANO SARA' SEMPRE TOLLERANTE" - "Milano medaglia d'oro della Resistenza continuera' ad essere esempio di solidarieta', tolleranza e liberta'". Così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, nel suo intervento per il 70mo anniversario della Liberazione in piazza Duomo. "Ciao a tutte e a tutti. Anzi, Bella ciao a tutti - ha affermato Pisapia -. Cari partigiani, cari cittadini di tutto il mondo: che bella piazza". "Non solo non vogliamo dimenticare - ha aggiunto - ma dobbiamo ricordare chi e' ancora oppresso per il colore della sua pelle, per il suo credo religioso, per il suo desiderio di liberta' chi fugge da fame, guerra, torture e ingiustizia e cerca e spera di trovare chi lo accolga e aiuti come vuole la nostra Costituzione". 

CAMUSSO: "GUARDARE AL DI LA' DEL MEDITERRANEO" - Oggi "c'è un fondamentale egoismo da sconfiggere: non possiamo non guardare al di là del Mediterraneo, non possiamo non metterci nei panni di chi aspetta sulle sponde della Libia per scappare da povertà e dittature". Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Solo così la democrazia continuerà a vivere per noi e per tutti gli altri", aggiunge Camusso intervenendo dal palco della manifestazione. E ancora: "I valori della Resistenza non si possono cancellare, non sono invecchiati perché hanno 70 anni". "Una delle libertà fondamentali che ci è stata trasmessa dalla Resistenza e da quei valori - aggiunge Camusso - è quella di insegnamento e istruzione, una necessità che rimane oggi come condizione di emancipazione del Paese e come possibilità di crescita dei ragazzi e delle ragazze".

BUSSOLATI: "GRANDE PARTECIPAZIONE AL CORTEO" - "Tanta gente, tante bella gente per una partecipazione eccezionale oggi al corteo per il 70° anniversario della Liberazione sfila la Milano che dice si' ai valori della Resistenza e no al risorgere del neofascismo leghista che va a braccetto con Casa Pound". Lo scrive in una nota Pietro Bussolati, segretario PD Milano Area Metropolitana"Il PD invece e' nato e cresciuto con i valori delle Resistenza e della democrazia. Se oggi siamo cittadini liberi in un Paese democratico, lo dobbiamo alle donne e agli uomini che 70 anni fa hanno combattuto per difendere quei valori. Ideali che restano piu' vivi che mai. Lo vediamo sui volti dei tanti milanesi - spiega Bussolati - che oggi sfilano nella nostra citta', medaglia d'oro della Resistenza. Giovani e nonni, mamme con i loro figli molti dei quali hanno partecipato per la prima volta al corteo. Da milanese e' stato un onore vedere oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella presente a Milano per questa straordinaria ricorrenza. Il 25 Aprile significa liberta' e speranza che abbiamo voluto raccontare e far vivere nei molti appuntamenti che il PD Milano ha organizzato nel corso di questi mesi con "Bella Ciao Milano!" con un programma che non finisce qui ma continuera' per tutto il 2015".

Corteo 25 Aprile a Milano

SALVINI: "CELEBRAZIONI TRISTI" - “Tristezza, violenza e tanta retorica: i fischi alla brigata ebraica a Milano, che mi sembrano da deficienti, alcuni deliri come quello di Ferrero che ha detto che sono nazista, alcuni striscioni di pessimo gusto sulla Lega fascista”. Cosi’ Matteo Salvini risponde a chi gli chiede un giudizio sulle celebrazioni del 70mo anniversario della Liberazione. “Mi sembra siano fermi: la storia va avanti. Io porto il massimo rispetto per chi combatte’ 70 anni fa e che se vedesse da chi e’ rappresentato ora, magari si arrabbierebbe pure”, ha continuato il segretario federale della Lega Nord, contattato al telefono dall’Agi. A chi gli chiedeva del discorso del presidente della Repubblica, Salvini si e’ poi limitato a obiettare: “Sergio Mattarella si impegni piuttosto a portare in Parlamento la discussione sulla legge Fornero”.

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