CHIEDILO A MARONI Cosa stiamo facendo per l’assistenza anziani

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Chiedilo a Maroni

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CARO GOVERNATORE, sono sposata e ho una famiglia numerosa (un marito e tre figli) e da qualche mese devo assistere anche uno dei miei genitori anziani le cui condizioni sono, improvvisamente, peggiorate. La Regione in questo caso interviene per dare una mano a chi è nelle mie condizioni per consentire di tenere il mio genitore vicino? Marisa, Cremona GENTILE MARISA, io in prima persona e la Regione proprio su questi temi abbiamo approvato numerosi aiuti alle famiglie nella sua condizione. Uno di questi è la Rsa Aperta. Si prevedono infatti interventi diversificati, personalizzati e flessibili che aiutano la famiglia a gestire la fragilità e la cronicità della persona anziana non autosufficiente o con una demenza, al proprio domicilio. Nel 2015 circa 9.000 anziani, spesso grandi anziani, di età superiore agli ottant’anni e con più di una patologia cronica, hanno potuto usufruire di un voucher commisurato all’intensità del bisogno e scegliere l’ente che garantisce la realizzazione di un progetto personalizzato adeguato alle necessità. Abbiamo così creato un voucher per le diverse forme di residenzialità leggera. Ciò ha consentito, prevalentemente ad anziani con età superiore agli 85 anni, di usufruire di soluzioni abitative, temporanee o permanenti, che garantiscono un mix di protezione sociale e sociosanitaria, in una struttura sociale volta a garantire agli anziani e alle loro famiglie una serie diversificata di risposte innovative domiciliari, diurne e residenziali. CARO MARONI, siamo una coppia che ha appena avuto il primo figlio. Purtroppo la crisi economica ci ha messo in condizioni finanziarie non troppo positive e per noi diventa difficile lavorare e poterci occupare di nostro figlio. Per noi diventa complicato pagare la retta del nido. Abbiamo sentito che Regione, però, viene incontro a coppie come noi. È vero? Claudia e Marco, Como GENTILI CLAUDIA E MARCO, proprio dal primo maggio Regione Lombardia ha varato l’operazione Nidi Gratis che prevede l’azzeramento delle rette per le famiglie a basso reddito. Per accedere alla misura Nidi Gratis è necessario avere un reddito Isee fino a 20.000 euro, questo perché noi di Regione Lombardia - che conosciamo bene il nostro territorio - riteniamo che la platea delle famiglie che hanno bisogno di aiuto è molto ampia. Oltre a questo aiuto abbiamo disposto un investimento complessivo di 200 milioni di euro, tra fondo sanitario nazionale, fondi europei e risorse regionali, e stiamo mettendo in campo una serie di misure concrete per tutte le famiglie che vivono momenti di vulnerabilità anche economica, prima e dopo la nascita di un figlio: famiglie con bimbi nella prima infanzia, disoccupati, anziani fragili e disabili. Il Governo, al contrario, sta mettendo in campo degli interventi per il contrasto alla povertà mettendo a disposizione contributi per le famiglie che hanno un reddito Isee di 3.000 euro, quindi che si trovano in una situazione di povertà assoluta. CARO PRESIDENTE, perché, al di là della propaganda, Trenord continua ad essere inefficiente? La situazione, che negli ultimi due anni era leggermente migliorata, da quest’anno è peggiorata di nuovo. Io sono pendolare da ventisei anni e posso dire che, guasti a parte, i treni erano più puntuali nel 1990 rispetto a oggi, nonostante gli investimenti fatti e la diminuzione dei treni, almeno sulla mia tratta Milano-Asso. Eugenio, Meda (Monza-Brianza) CARO EUGENIO, come tu sai io e la Giunta che guido ci stiamo impegnando fortemente per risolvere i problemi legati al trasporto pubblico locale, a volte combattendo anche contro lo Stato centrale che è sempre pronto a tagliare i soldi per i servizi ai cittadini. In questi anni Regione Lombardia ha investito molto per l’acquisto di treni (160 nuovi treni), per il potenziamento del servizio (+40% negli ultimi 5 anni) e il rinnovo delle infrastrutture, in particolare sulla rete Ferrovienord. I risultati su molte linee sono già evidenti, mentre la puntualità della linea Milano-Asso (51 corse al giorno) purtroppo non presenta ancora buone performance. Pur essendo migliorata rispetto agli anni 2013 e 2014, nei primi mesi del 2016 si attesta appena sopra al 70%, un valore non ancora soddisfacente. Migliore la situazione sulla parte bassa della linea. Nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti (PRMT) di Regione Lombardia è previsto di incrementare il numero dei treni a Meda e, inoltre, nel Contratto di programma con Ferrovienord sono previsti investimenti per il raddoppio della tratta Seveso-Meda e il rinnovo della stazione di Seveso. Indirizzate le vostre mail a:chiediloamaroni@ilgiorno.it