Legnano, Cantoni senza posteggi per disabili

Renzo Piano progettò la zona apposta senza posti in superficie: "Li realizzeremo in via Tirinnanzi"

L'area Cantoni di Legnano (StudioSally)

L'area Cantoni di Legnano (StudioSally)

Legnano (Milano), 15 ottobre 2015 - Parcheggi in superficie, riservati a tutti, nel contesto dell’area Cantoni? Impossibile. Parcheggi in superficie riservati ai disabili in questa stessa area? Si potrebbe trovare una soluzione parziale. La questione può essere infatti letta su due piani diversi. Per quanto riguarda i parcheggi realizzati in quest’area, intesi nel loro complesso, si deve obbligatoriamente fare un passo indietro nel tempo e risalire alla fase di progettazione. Chi ha comprato casa in questa zona, in fin dei conti, ha acquistato anche perché la condizione progettuale creava un contesto «particolare» in pieno centro cittadino. Contesto che ha queste caratteristiche anche grazie alla conformazione voluta da Renzo Piano, il noto architetto che per primo tracciò le linee guida del progetto e che indicò proprio nell’assenza di posti auto in superficie una delle caratteristiche peculiari e caratterizzanti dell’intera progettazione.

Vantaggi e svantaggi, dunque, erano e sono immediatamente valutabili da tutti e nessuno, allora o in fasi successive, ha mai ipotizzato la realizzazione di parcheggi in superficie. Il calibro delle strade e dei marciapiedi, d’altronde, renderebbe ben ardua l’impresa. Altro discorso è invece quello che riguarda i posti per i portatori di handicap, tanto che la situazione va inquadrata all’origine. «Secondo quanto prescrive il codice della strada c’è un numero minimo di posteggi da dedicare ai disabili, uno ogni 50 posti auto - spiega il mobility manager del Comune, Carlo Botta, che ricorda anche che in città sono stati richiesti circa 2mila «pass« disabili -. Uno ogni cinquanta, dunque, ma è chiaro che in ogni zona la situazione è diversa e che in alcuni luoghi sarebbe un obbligo sommare più vie per arrivare a cinquanta posti disponibili. A Legnano siamo ben oltre questa media. Poi ci sono le richieste specifiche dei residenti: in alcuni Comuni realizzano posti auto nominali per disabili. Noi preferiamo realizzare il posto su richiesta, ma non ad uso esclusivo, sapendo che nella maggior parte dei casi sarà la persona che ha fatto richiesta a utilizzarlo».

E così arriviamo all’area ex Cantoni. «In quest’area non ci sono parcheggi in superficie e questo è un limite, è vero - continua Botta -. Anche i parcheggi per disabili sono interrati e gli ascensori, pur aiutando, possono risultare lontani dagli accessi privati. Sarà utile fare un sopralluogo, ma posso ipotizzare un possibile soluzione parziale: in via Tirinnanzi abbiamo un «golfo» di fermata dell’autobus che in realtà non viene utilizzato perché i mezzi pubblici da qui non passano oggi e nemmeno nei progetti futuri. Dovremo probabilmente lavorare sul marciapiede, ma questa potrebbe essere un’area adatta a creare posti per il carico e scarico e per disabili. La richiesta a noi non era mai arrivata, ma in casi come questi siamo i primi a lavorare per cercare di trovare una soluzione».

di Paolo Girotti