Poste, la protesta di Nerviano arriva in piazza Cordusio

Al grido di "La posta non si tocca" molti residenti della frazione di Sant'Ilario, capeggiati da sindaco e qualche assessore, hanno protestato davanti alla sede milanese dell'azienda

La protesta dei cittadini

La protesta dei cittadini

Nerviano (Milano), 28 febbraio 2015 - "La posta non si tocca!!". E' il grido che ha interrotto il sabato mattina dei milanesi che passavano da piazza Cordusio. A urlarlo nel cuore della capitale lombarda una sessantina di residenti di Sant'Ilario di Nerviano, nell'Alto Milanese, che hanno deciso di portare la loro protesta contro la chiusura della filiale della piccola frazione direttamente sotto le finestre della direzione centrale delle poste di Milano. Anche se è sabato e non c'è nessuno ad ascoltarli. Pettorine gialle fosforescenti, slogan in rima, striscioni e megafoni. Una protesta plateale che per la prima volta ha spinto poco meno di un centinaio di persone, compresi il sindaco Enrico Cozzi e gli assessori Domenico Marcucci e Maria Carolina Re Depaolini, a far sentire la propria voce fuori dai confini dell'asse del Sempione. "Siamo qui più determinati che mai - dice una signora, ma con lei c'è unanime tutto il resto del gruppo - e siamo anche pronti, visto che la maggior parte di noi sono pensionati, a chiudere i nostri conti e a portarli in banca".

Alla fine è questa la minaccia che tutti agitano come grimaldello. Sperando che possa servire, perché le possibilità che Nerviano riesca a ottenere dalle Poste ciò che è appena stato negato a Parabiago - in questo caso il De Profundis è suonato per l'ufficio di San Lorenzo - sono in questo momento ridotte al lumicino. La Giunta però non demorde. "Ci stiamo muovendo attraverso l'Anci della Lombardia (l'Associazione dei Comuni lombardi) - racconta il sindaco Cozzi - ci sono interrogazioni parlamentari e una mozione in Consiglio regionale. Oltre alle centinaia di firme raccolte a Nerviano". Il tempo per fermare la decisione è inoltre poco. Il provvedimento sarà infatti operativo a partire dal 13 aprile.

Nell'Alto e nell'Ovest Milanese Nerviano e Parabiago non sono le uniche due realtà a essere interessate dalla ristrutturazione della rete di Poste Italiane. Nel Magentino sorte analoga è toccata a Marcallo con Casone e nell'Abbiatense a Gudo Visconti e Cassinetta di Lugagnano.