Spacciava cocaina tra Parabiago e Nerviano, pusher finisce nei guai

Lo spacciatore è un extraconunitario che aveva messo in piedi un vero e proprio business di sostanze stupefacenti talmente fiorente da fruttargli un bel po' di quattrini. Basti pensare che durante la perquisizione dei carabinieri sono saltati fuori dalla tasca ben 1.300 euro in contanti di Davide Gervasi

Il materiale sequestrato dai carabinieri

Il materiale sequestrato dai carabinieri

Nerviano (Milano), 24 ottobre 2014 - Di giorno è una zona campestre. Tranquilla. Isolata. Immersa nel verde e dove, tra silenzio e relax, non manca anche il passaggio di qualche leprotto. Ma appena cala il buio si trasforma in un "refugium peccatorum", in un'area dove regna lo spaccio di droga. Controlli a tappeto vengono cosi organizzati dai carabinieri. L'ultima operazione in ordine di tempo è stata messa a segno questa notte dai militari dell'Arma di Nerviano che hanno beccato un pusher che lì dentro commercializzava cocaina. Lo spacciatore è un extraconunitario che aveva messo in piedi un vero e proprio business di sostanze stupefacenti talmente fiorente da fruttargli un bel po' di quattrini. Basti pensare che durante la perquisizione dei carabiniari sono saltati fuori dalla tasca ben 1.300 euro in contanti. Affari d'oro insomma.

E soprattutto soldi sporchi. Tra i suoi clienti più affezionati anche ragazzi giovani e gente insospettabile. L'area in questione si trova ai confini tra Parabiago e Nerviano. Ed è qui appunto che ieri notte i militari sono entrati in azione: hanno bloccato  l'extracomunitario che aveva appena ceduto qualcosa a un acquirente e che alla vista dei carabinieri aveva inizialmente tentato di scappare. Ma è stato appunto fermato e perquisito. La perquisizione è scattata anche presso la sua abitazione, sempre a Nerviano e poco distante dal suo "posto di lavoro". Ebbene in tutto sono stati rinvenuti 16 involucri contenenti 80 grammi di cocaina, la somma contante di circa 1.300 euro, due bilancini di precisione e tutto il materiale idoneo al confezionamento di dosi di stupefacente. Per lui sono scattate le manette e si sono spalancate le porte del carcere di Busto Arsizio.