Terremoto, da Marcallo ad Accumoli: "Adottiamo la farmacia"

La farmacista Gessica Bovio ha raccolto e portato medicinali da Marcallo con Casone nei luoghi colpiti dal terremoto in centro Italia

La farmacista Gessica Bovio

La farmacista Gessica Bovio

Marcallo con Casone (Milano), 30 agosto 2016 - Da una farmacia all’altra: da Marcallo con Casone ad Accumoli. Per portare solidarietà, ma soprattutto aiuti concreti. Gessica Bovio è una farmacista molto conosciuta in paese tanto per il suo lavoro quanto per il suo sapersi sempre rimboccare le maniche. E lo ha fatto anche questa volta, quando si è sentita chiamata in prima persona a intervenire in aiuto a chi sta vivendo l’emergenza del terremoto in centro Italia. Una voglia di fare e una tenacia non comuni l’hanno caratterizzata anche questa volta e così, poco dopo la prima disastrosa scossa sismica, ha subito coinvolto tutto il paese nella raccolta di medicinali – cinque scatoloni di farmaci – e generi per l’igiene personale da portare nei paesi colpiti dal terremoto. Partire senza alcuna organizzazione alle spalle. Partire quando in tanti affermavano l’inutilità di farlo. Un gesto avventato? Forse sì, ma animato da altruismo e voglia di fare. Oltre che da una grande competenza.

La farmacista di Marcallo, infatti, si era subito mobilitata per capire cosa potesse servire in quelle zone già nella giornata di giovedì. Francesco Nigro, farmacista di Accumoli con cui era entrata in contatto, le aveva fatto presente la necessità di avere dell’insulina. E così Gessica Bovio si è subito data da fare e, una volta trovato il farmaco, con marito, figlia e cane è partita alla volta dei luoghi colpiti dal terremoto venerdì notte. La farmacista ha condiviso idea e viaggio con gli iscritti al gruppo Facebook di Marcallo. Un viaggio fatto per contribuire ai soccorsi nei confronti di chi è stato colpito dal terremoto, ma anche di incontri e testimonianze. «Tramite le vostre condivisioni – scrive su Facebook la farmacista – gruppi di altre città hanno manifestato l’intenzione di seguire il nostro esempio dopo aver letto della nostra «scorribanda». Usciranno anche loro dagli schemi e invieranno tramite corriere quanto espressamente richiesto dal farmacista in loco». Insomma, un’impresa che sta diventando contagiosa.

La farmacista ora tornerà al lavoro. «Giovedì, quando riaprirò la farmacia, troverete una nuova iniziativa denominata «Adottiamo la farmacia di Accumoli» – spiega –. Con un corner attrezzato sarà possibile decidere di depositare un farmaco oppure lasciare un’offerta in denaro in un apposito salvadanaio, che verrà gestito con la massima trasparenza, e apporre un pensiero o solo la firma su un diario. Al termine della raccolta potremo contattare insieme il collega Francesco della farmacia di Accumoli per consegnargli quanto raccolto assieme al manoscritto».