Legnano, donne come carne da macello: "Marchiante" rimuove il suo manifesto pubblicitario

Sul cartellone del Centro Carni di Cerro Maggiore si è subito scatenata una ridda di polemiche. Molte donne si sono rivolte al sindaco di Legnano chiedendo un suo intervento. E la stessa attività commerciale ha deciso di rimuoverlo, chiedendo scusa.

Il discusso manifesto pubblicitario comparso sul viale Sabotino

Il discusso manifesto pubblicitario comparso sul viale Sabotino

Legnano (Milano), 2 dicembre 2017 - Pubblicità choc sulla carne. Un manifesto pubblicitario che campeggia sul viale Sabotino a Legnano, ha scatenato una ridda di polemiche ed ora l'immagine verrà rimossa. A decidere la sua rimozione è stata la stessa attività commerciale che aveva commissionato il discusso slogan comparso in strada. "Ci scusiamo con tutta la cittadinanza ed in particolare con le donne - si legge in una nota diramata dal "Marchiante Carni" -. Non era assolutamente nostro intento offendere ne tantomeno paragonare le donne a carne da consumare. La nostra azienda opera sul territorio da oltre 50 anni fornendo il proprio servizio con particolare attenzione alle famiglie, alle donne ed ai bambini: la pubblicità apparsa è un errore fatto in buona fede. Abbiamo provveduto a disporre l'immediata rimozione del cartellone pubblicitario". Caso rientrato, quindi, e sincere scuse rivolte soprattutto alle donne.

Molte, infatti, coloro che si sono dette indignate di fronte a un'immagine che fa bella mostra sul viale Sabotino e con la quale il corpo femminile viene considerato alla stregua della carne da macello. Il primo ad aver puntato il dito contro il cartellone era stato ieri sera l'ex assessore Umberto Silvestri: "Disgustoso, non ho più parole. Vergognoso per quell'imprenditore che ha pagato per esporlo e per quell'agenzia di pubblicità che lo ha creato. Spero che il Comune intervenga al più presto, senza se e senza ma. Basta con questa immagine della donna prosciutto. È intollerabile". Le componenti dell'ex commissione comunale delle "Pari Opportunità", si sono poi rivolte questa mattina al sindaco Gianbattista Fratus, chiedendo appunto la rimozione di "un manifesta capace di provocare un grande impatto sui cittadini ma evidentemente privo del minimo buon gusto": "Abbiamo sottoscritto all'unanimità una lettera aperta, raccogliendo anche le proteste di tante donne che si sono sentite fortemente offese nella propria dignità. Condanniamo fermamente questo uso improprio di uno strumento pubblicitario".

Motivo del contendere è una seducente donna in abito rosso e tacchi a spillo, distesa su un tavolo da cucina tra bistecche e fettine. Accanto  un uomo in smoking e con la testa di bovino. A condire il tutto, la scritta a caratteri cubitali: "Quando la carne chiama...Marchiante c'è". Una réclame, questa, subito aspramente criticata, ma molti anche coloro che si sono detti indifferenti o addirittura favorevoli: “Noi non siamo per nulla sconvolte o indignate - commentava questa mattina un gruppo di ragazze di fronte al manifesto -. Non c’è niente di scioccante. È solo una provocazione così come tantissimi altri spot pubblicitari che fanno bella mostra in strada, sui giornali o in televisione. Non è certo con la rimozione di un cartellone che si difende la dignità e l'immagine di noi donne".