Boffalora, il cane abbandonato adesso cerca casa e nome

I suoi padroni lo hanno abbandonato lasciandolo nella zona del cimitero di Boffalora, le telecamere li inchiodano e il Comune chiede aiuto ai cittadini per individuarli. Ora il cane è in canile e cerca una nuova famiglia

Il cane abbandonato

Il cane abbandonato

Boffalora Sopra Ticino (Milano),12 agosto 2016 - Adesso il cane cerca una nuova casa. Cerca affetto. Lui vuole solo quello. Dopo la terribile disavventura che ha vissuto - il cane è stato abbandonato nella zona del cimitero -, il quattrozampe si trova in canile e non aspetta altro che essere adottato. Cerca casa e nome, visto che sarà chi lo adotterà a dargliene uno. Cerca amore. Quell'amore che non ha avuto dai due proprietari che lo hanno abbandonato senza pietà.

Il Comune adesso cerca proprio loro, i due incivili che lo hanno lasciato in strada. “Speriamo di riuscire a dare a queste persone una punizione esemplare”. Ha avuto grande successo il post lanciato dal sindaco di Boffalora, Curzio Trezzani, sulla pagina Facebook ufficiale del Comune; nel quale si mostrava il video di due individui che abbandonano un cane nei pressi del cimitero. Il Comune ha deciso di chiedere l’aiuto dei cittadini per rintracciare i responsabili. Il risultato? In meno di un giorno il post è stato condiviso da oltre 38 mila persone, mentre le visualizzazioni hanno superato il milione.  

All’indomani è tornato sulla vicenda anche il sindaco di Boffalora, Curio Trezzani: “L’auto inquadrata dalle telecamere di sorveglianza del cimitero, una Smart Forfour, è abbastanza particolare, così abbiamo deciso di chiedere l’aiuto dei cittadini per  rintracciare i responsabili. Invito chi ha qualche informazione utile a contattarci, lasciamo perdere i commenti con insulti e considerazioni personali”. Quello compiuto dai due individui immortalati dalle immagini (purtroppo non è possibile leggere la targa dell’automobile), è un reato che potrebbe costargli caro: la pena prevede una multa fino a 10mila euro e l’arresto fino a un anno. Il tutto si potrebbe tradurre in una multa che si aggira intorno ai 30mila euro.