Litiga col marito e cerca di ucciderlo a colpi di machete

Prima la violenta discussione, poi la donna 47enne di Canzo ha aspettato che l'uomo, 56 anni, andasse a letto prima di scagliarsi su di lui. Fortunatamente, il marito è riuscito a difendersi e a metterla in fuga, pur gravemente ferito

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Lecco, 13 novembre 2014 - Cerca di uccidere il marito a colpi di machete ma lui riesce a reagire mettendo la donna in fuga. Nella notte i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Merate e della stazione di Casatenovo, in concorso con i colleghi del nucleo investivo del comando provinciale di Como e della stazione di Asso, hanno sottoposto a fermo la donna, L.F. 47 anni di Canzo, accusata di tentato omicidio aggravato nei confronti del marito 56enne. Tutto è nato da una lite scoppiata mercoledì pomeriggio. Poi, non appena l'uomo si è coricato per riposare, la donna sarebbe entrata subito in azione: imbracciato un machete con lama lunga oltre 30 centimetri si sarebbe scagliata sull'uomo colpendolo con diversi fendenti al volto e al collo. Nonostante la sorpresa però, il marito è riuscito a reagire utilizzando un'asta di legno per difendersi prime e per allontanare la donna poi. La 47enne a questo punto è corsa in macchina ed è partita a tutto gas, non prima però di aver preso con sé il figlioletto di appena 12 anni.

In tarda serata poi, la donna ha raggiunto la sorella, residente a Missaglia (Lecco), che è riuscita a farla ragionare convincendola a presentarsi spontaneamente alla vicina stazione dei carabinieri di Casatenovo, raccontando ai militari l'accaduto. Immediatamente sono stati avvisati i militari di Asso (Como) che si sono recati a sirene spiegata a casa della coppia trovando l'uomo gravemente ferito, ma ancora cosciente, che è stato subito trasportato all'ospedale Sant'Anna di Como. Il referto dei medici parla di diverse ferite da taglio al volto, alla regione laterocervicale sinistra e alla mano sinistra, e il 56enne è stato dunque operato d'urgenza con una prognosi di 25 giorni.

Nell'abitazione, nel frattempo, arrivavano anche i carabinieri del nucleo investigativo di Como, che hanno proceduto a effettuare i rilievi del caso, mentre la donna è stata sottoposta a fermo dai militari di Merate, ed è stata tradotta nella sezione femminile della Casa circondariale di Como. Le indagini sono tutt'ora in corso per stabilire l'esatta dinamica dell'accaduto.