Tra hobbit e Gandalf così nasce un fantasy

Arriva John Howe, padre del Signore degli Anelli di GIAN MARCO WALCH

IMMAGINARIO L’immagine è tratta  da «The Dragons of Earthsea» un disegno di Howe per la saga fantasy di Ursula K. Le Guin del 1968

IMMAGINARIO L’immagine è tratta da «The Dragons of Earthsea» un disegno di Howe per la saga fantasy di Ursula K. Le Guin del 1968

Milano, 18 febbraio 2016 - Si devono a lui il volto, la barba, il cappello di Gandalf il Grigio, il capo della Compagnia dell’Anello: il Gandalf originariamente ispirato a J.R.R. Tolkien da una cartolina acquistata nel corso di un viaggio in Svizzera nel 1911. Sempre a lui si deve la scenografia dell’arrivo di Gandalf a casa Baggins, la ramificatissima famiglia al centro della saga: una caverna “hobbit”, quindi comodissima, quasi una tipica dimora di campagna inglese, arredata con tanti piccoli oggetti di uso quotidiano.

Se Peter Jackson, prima semisconosciuto regista neozelandese, si è conquistato fama planetaria con la trilogia del “Signore degli Anelli”, lo deve certo in gran parte alla fantasia di John Howe: il creatore dell’immaginario della Terra di Mezzo, ideatore insieme ad Alan Lee del “concept design” poi convertito in architetture e modellini per il set.

IMMAGINARIO L’immagine è tratta da «The Dragons of Earthsea» un disegno di Howe per la saga fantasy di Ursula K. Le Guin del 1968Occasione imperdibile per le schiere foltissime di tolkeniani la partecipazione di Howe, oggi pomeriggio, alle 17, al Laboratorio Formentini per l’editoria (via Formentini 10), a “Riding dragons”: un incontro pubblico – gratuito, a esaurimento posti – durante il quale il maestro dell’illustrazione esibirà la sua arte, anche con proiezione e commento dei materiali di lavorazione del film. E con intervento di Wu Ming 4, membro dell’omonimo collettivo letterario. Incontro che chiuderà il “workshop” organizzato da Minimaster Illustrazione sul disegno, la vestizione, l’ambientazione di un personaggio simbolo del mito o delle leggende, del fantasy o della fantascienza, protagonista dei libri di Robert Howard (Conan the Barbarian) o di Ray Bradbury (Fahrenheit 451), di Isaac Asimov o di Valerio Evangelisti.

Nato a Vancouver nel 1957, studi artistici in Francia, John Howe inizia a lavorare negli anni Ottanta come autore dei calendari tolkeniani. E raggiunge la notorietà internazionale con le tavole per la Storia della Terra di Mezzo: ben dodici volumi che contengono e analizzano per le cure del figlio Christopher molti degli scritti inediti del torrenziale, mitico, anche discusso narratore. Nel 1997 inizia l’avventura di Howe al fianco di Peter Jackson. Che prosegue poi con l’altra trilogia, “Lo Hobbit”, dal 2008 al completamento della realizzazione. I personaggi di Tolkien hanno ispirato anche altre produzioni di Howe, come il set completo d’illustrazioni per il gioco da tavolo “Lord of the Rings” di Reiner Knizia edito da Fantasy Flight Games. Estranee al Signore degli Anelli le tavole di Howe per Beowulf e le illustrazioni per il film “Le cronache di Narnia

Entusiasti i partecipanti al workshop. Chiara: “Un’opportunità unica per lavorare accanto a un grande artista che ha dedicato la vita all’arte dell’illustrazione”. Merito di Mimaster, realtà formativa di eccellenza, un corso di specializzazione annuale con artisti, editori, agenti di rilevanza internazionale.

di GIAN MARCO WALCH