Capodanno esclusivo con la festa in stile “Grande Gatsby”

Hotel di lusso e storiche dimore sempre più gettonate per festeggiare il nuovo anno

Lo chef Andrea Costantini

Lo chef Andrea Costantini

Milano, 29 gennaio 2017 - A Capodanno le location dove salutare l’anno non sono mai banali. Perché, si sa, il futuro prossimo è meglio ingraziarselo con un’accoglienza come si deve. E deve essere per questo che hotel di charme e ville storiche sono corteggiatissimi il 31 dicembre. Allusiva la festa ispirata al “Grande Gatsby” con cenone e concerto swing (del Quartetto di Georgia Ciavatta) che andrà in scena a Villa Porro Pirelli (0332.840540), storica dimora di Induno Olona (Varese) che renderà così omaggio ai «ruggenti anni ‘20» tra ambientazioni retrò, piume e paillettes, charleston e boogie woogie, ovviamente senza togliere nulla alla buona tavola e al più classico dei menù di fine anno, seppure nella visione un po’ onirica che unisce il freddo Nord al Mediterraneo, con piatti come la finta papacella, il baccalà in tempura al nero e il rituale risottino mantecato ma al mandarino, con scampi e menta glaciale. Costo: 119 euro e possibilità di acquistare il pacchetto per 2 persone “una notte + cenone” a 349 euro (Info e prenotazione: 0332.840540). Ed è emblematico anche il Capodanno al Regina Adelaide (045.7255977), albergo di Garda, sponda veronese del Benaco, apprezzato dai bresciani ma anche dai milanesi per l’accoglienza tipica degli hotel indipendenti.

Cenone gourmet firmato dallo chef Andrea Costantini e dalla chef pâtissière Giovanna Tommasi (i suoi lievitati sono imperdibili), con piatti che transitano dal foie gras agli gnocchi grigliati con fonduta e castagne, dal controfiletto di manzo, lardo e tartufo nero al gianduiotto d’oro. Alle 24, breve escursione fuori dall’albergo per raggiungere l’antistante lungolago e ammirare lo spettacolo pirotecnico: la sponda veneta corteggia quella lombarda e più a nord s’intravvedono gli incombenti rilievi attorno alla riva trentina. È l’anno nuovo: lo show si fa beffe della geografia e dei campanili. E diventa metafora.