Va con la lucciola perché innamorato. Il giudice gli crede e toglie tre multe

Il giovane avvicinava sempre la stessa prostituta: "Era l'unico modo per vederla" di PIER GIORGIO RUGGERI

Una prostituta

Una prostituta

Spino D'Adda, 14 maggio 2016 - «Signor giudice, non voglio pagare le multe perché sono innamorato di quella lucciola e l’unico modo per vederla è quello di avvicinarla mentre lavora». Una giustificazione sorprendente quella che un giovane di Spino d’Adda ha fornito al giudice di Pace di Crema. Una giustificazione (o una scusa?) che però pare abbia fatto breccia, tanto che il giudice gli ha abbuonato le tre multe che aveva preso fermandosi sul ciglio della strada. E adesso tutti sono molto curiosi di leggere quali motivazioni ha trovato il magistrato per predisporre la sentenza. Chi non crede a quando affermato dal ragazzo è il Comune di Spino d’Adda, che si prepara a presentare ricorso.

Agosto dello scorso anno, il comune di Spino d’Adda emette l’ordinanza secondo la quale le lucciole devono indossare il giubbotto catarifrangente quando esercitano a bordo strada e anche i pantaloni fluorescenti se lavorano al buio della notte. Le multe sono da 500 euro. L’ordinanza si occupa anche dei clienti, che saranno a loro volta multati - prevede il documento - se verranno trovati anche solo a parlare con le ragazze. In sei mesi vengono comminate una ventina di multe ai clienti, la presenza delle prostitute cala drasticamente. Ma una resiste e un cliente viene multato per tre volte. Non paga e, caso unico, fa ricorso, a costo di esporsi.

Per questo arriva davanti al giudice di Pace. Il ragazzo, pescato appartato nella zona industriale del paese sempre con la stessa donna, interrogato dal magistrato sui motivi che l’hanno portato a fare ricorso, pare che racconti la sua vicenda. Sì è perdutamente innamorato della lucciola, dice, e non avendo altra possibilità di vederla e frequentarla, mette insieme i suoi risparmi e prenota le grazie della ragazza. Certo è un inizio, e magari le cose con l’andar del tempo diventeranno più facili. Ma quel che non va giù al giovane è il fatto di dover pagare le multe perché i tutori dell’ordine non hanno creduto alla sua storia. Assolto. E se sono rose, fioriranno.