Como è la seconda città più verde di Lombardia

Con 69 metri quadri è seconda dopo Sondrio. Coldiretti ammonisce: "Gli alberi sono una barriera naturale contro lo smog"

Villa Balbianello

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Como, 28 novembre 2017 - Como è medaglia d'argento nella classifica dei capoluoghi lombardi con più verde urbano fruibile dai cittadini, con una media di 69 metri quadri per abitante. A rivelarlo è uno studio di Coldiretti Como Lecco su dati della Camera di Commercio di Como, che vede il capoluogo lariano attestarsi, addirittura, all’11° posto nazionale. Sull’altra sponda del Lario, invece, la situazione è ben diversa e vede la città Lecco come ultima provincia della Lombardia, e la 75sima a livello italiano, per quantità di verde pubblico fruibile in area urbana per abitante, con 14,1 metri quadri.

«Quando raccontiamo del verde in città, non parliamo solo di elementi estetici, ma di una vera e propria barriera anti-smog. Parchi, alberi, verde pubblico e privato, rappresentano veri e propri strumenti per la gestione dell’inquinamento e per il miglioramento della qualità della vita - ricorda il presidente della Coldiretti lariana, Fortunato Trezzi - Nella Finanziaria è previsto un bonus che prevede delle detrazioni del 36% per la cura del verde privato come terrazzi e giardini, anche condominiali. Si tratta di una misura importante per favorire la diffusione di parchi e alberi in città, capaci di catturare le polveri e ridurre il livello di inquinamento».

Le aziende che si occupano della gestione del verde sul Lario  sono in totale 1180, 774 di queste si trova nella provincia di Como, mentre 406 in quella di Lecco. La produzione di piante è un fattore determinante nella lotta all’inquinamento, basti pensare che 2.000 ettari di verde possono abbattere 100 tonnellate di PM10 e gas ogni anno. Larici, cipressi, salici, pioppi, betulle, tigli, ontani e aceri, sono le varietà di alberi più “mangia smog”. Un ippocastano, ad esempio, riesce a fermare in media ogni anno 225 grammi di polveri sottili, un tiglio invece supera i 250, una farnia 170, e una magnolia 111, mentre un acero riccio sfiora i 190 grammi l’anno.