The Floating Piers, la passerella di Christo un affare d'oro per hotel e furbetti

Boom di turisti nel Bresciano: schizzano alle stelle i prezzi delle camere LA GUIDA - 'The Floating Piers' di Christo, le informazioni sul ponte galleggiante nel lago d'Iseo di MILLA PRANDELLI e PAOLO CITTADINI

Ponte di Christo (Fotolive)

Ponte di Christo (Fotolive)

Iseo (Brescia), 3 giugno 2016 - Per chi chi sul lago d’Iseo lavora e vive grazie al turismo “The Floating Piers”, l’installazione di Christo & Jeanne Claude può trasformarsi in un’occasione irripetibile. Sul Sebino e più in generale nelle zone limitrofe e nel resto del Bresciano le prenotazioni non si contano. E, per la verità, nemmeno gli aumenti di prezzi delle camere, anche se qualcuno tiene moltissimo alla serietà professionale e non ha alzato, se non di poco, le quotazioni. «Per quanto ci riguarda - spiega Martina Kasslatter, direttore dell’Hotel Iseolago di Iseo- abbiamo ancora alcune camere libere. La richiesta è altissima. Noi non abbiamo fatto aumenti consistenti. Basti pensare che nel periodo del ponte i prezzi si aggirano sui 300 euro e siamo un hotel a quattro stelle».

Molto più esosi sono coloro che affittano appartamenti. A Sulzano, secondo il sito www.airbnb.it, per esempio, un appartamento dotato di idromassaggio e piscina, situato in un immobile risalente al 1200 costa 900 euro a notte. Si scende di poco per una villa, offerta a 800 euro al giorno. La location è Paratico, dove il Ponte non si vedrà se non da molto lontano. A Sarnico una villa costa 897 euro a notte. Il business c’è ed è evidente.  A controllare è la guardia di finanza che ha sguinzagliato i suoi investigatori per scoprire chi mette in affitto temporaneo case senza permesso. Le multe elevate sono diverse e arrivano fino ai 20mila euro.

Se sul lago d’Iseo trovare una stanza rischia con il passare del tempo di diventare un’impresa, anche economica, qualcuno potrebbe optare per il capoluogo o per zone attigue che consentono di raggiungere Sulzano e Montisola coi mezzi pubblici. I dati sono positivi.. «A oggi per quel periodo l’occupazione delle stanze in buona parte delle strutture ricettive del capoluogo ha raggiunto già il 70% - spiega Alessandro Fantini, vicepresidente vicario di Federalberghi Brescia – Un dato molto importante per un periodo in cui solitamente, se non sono in calendario eventi di particolare richiamo, si assiste ad una flessione dovuta soprattutto al calo della cosiddetta “clientela-business”». Le richieste sembrerebbero essere davvero tante. «Nelle strutture ricettive del capoluogo le prenotazioni arrivano quotidianamente – ammette – Sono soprattutto piccoli gruppi e coppie a contattarci». Le richieste arrivano anche alle strutture ricettive della Franciacorta, come confermato dal presidente dell’associazione Strada del Franciacorta Lucia Barzanò.