Meningite (foto di repertorio Ansa)
Brescia, 15 gennaio 2018 - "Il bambino sta meglio rispetto a quando è arrivato nella nostra struttura". Così Alberto Giannini, direttore del reparto di anestesia e rianimazione pediatrica degli Spedali civili di Brescia parla del caso del bimbo bresciano di tre anni ricoverato per meningite. "È arrivato sveglio, ma soporoso. Adesso serve un periodo di cure e di osservazione attenta perché siamo in una fase delicata", ha aggiunto il medico.
Iscritto alla scuola dell’infanzia parrocchiale di Ghedi, il bambino sabato era finito in ospedale a Manerbio con temperatura molto elevata e sintomi sospetti, che avevano mandato in apprensione i genitori. Alla febbre era seguita pure la perdita di conoscenza. Subito sono stati disposti accertamenti e nel corso della notte tra sabato e domenica le analisi hanno confermato la positività da meningococco. Di qui la decisione del trasferimento d’urgenza al Civile di Brescia, nel reparto di Rianimazione pediatrica.
È stato eseguito anche il prelievo del “liquor”, l’accertamento per determinare il ceppo della malattia. I campioni sono stati inviati al centro di riferimento regionale per le malattie invasive batteriche del Policlinico di Milano e l’esito sarà disponibile nelle prossime ore. La notizia ha generato enorme preoccupazione tra le famiglie i cui figli frequentano l’asilo Maddalena di Canossa a Ghedi. Ieri mattina gli operatori dell’Azienda di tutela della salute di Brescia hanno avviato la profilassi preventiva per tutte le persone che nel corso delle ultime ore sono venute a contatto con il piccolo. In 150 – i cento compagni di asilo e cinquanta adulti, tra maestre, personale della scuola, genitori e altri parenti – sono stati sottoposti a un ciclo di terapia antibiotica per 48 ore. Ats ha fatto sapere che è disponibile a un incontro all’asilo per fornire informazioni, che possono essere richieste anche al numero verde 800777346 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16).