
Un aereo della Ryanair
Brescia, 16 gennaio 2016 - La disputa tra la Valerio Catullo Spa e la Sacbo di Bergamo Orio al Serio giunge davanti alla Corte di giustizia europea. Materia del contendere la concessione per la gestione dell'areoporto di Brescia Montichiari.
I giudici Ue, su richiesta del Consiglio di Stato, dovranno decidere sulla conformità ai principi comunitari della normativa italiana che consente a chi, come la Catullo, si trovi a gestire spazi aeroportuali, anche a titolo precario, di ottenere l'affidamento diretto della concessione per la gestione dello scalo senza il vaglio di una gara pubblica.
La società Valerio Catullo di Verona Villafranca gestisce l'aeroporto veneto dal 1998, da ultimo grazie ad un decreto interministeriale del 18 marzo 2013. La Sacbo, società che gestisce l'aeroporto civile di Bergamo Orio al Serio, ha impugnato tale concessione davanti al Tar di Brescia, che in qualità di giudice di primo grado ha dato ragione alla Sacbo sulla base di alcuni vizi della domanda di concessione formulata dalla società Catullo.
Di qui la richiesta del Consiglio di Stato alla Corte di giustizia europea, davanti al quale la Catullo ha impugnato la sentenza pronunciata dal Tar.