Maxi frode nell'edilizia: evasione e fatture false per 50 milioni di euro

Dichiarazione fraudolenta mediante emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni mediante l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti e omessa dichiarazione. Questi i reati contestati a 5 persone e ai loro commercialisti

La guardia di finanza

La guardia di finanza

Sarnico, 25 maggio 2016 - Maxi frode fiscale nel settore edile scoperta dalla Guardia di Finanza di Sarnico. Golden Brick, “mattone dorato”, è il nome dato all’operazione, da cui sono emersi rilevanti proventi derivanti dal vero e proprio sistema illegale posto in essere nel mondo delle costruzioni. Al centro della frode due società con sede a Milano, ma gestite di fatto da un bergamasco, già noto per essere stato al centro di precedenti indagini per analoghi fatti. Dichiarazione fraudolenta mediante emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni mediante l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti e omessa dichiarazione, sono i reati contestati a 5 persone e ai loro commercialisti.

Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, hanno consentito di accertare plurimi reati tributari a carico del legale rappresentante delle società (risultato essere un “prestanome”), del reale amministratore delle medesime, di 2 commercialisti con ufficio a Milano, della loro segretaria e di 2 bresciani che emettevano fatture false utilizzate dal sodalizio. Il danno all’erario è stato quantificato in oltre 49 milioni di euro. A quasi 10 milioni di euro ammonta l’Iva evasa e circa 7 milioni di euro sono i crediti d’imposta fasulli utilizzati per compensare i contributi previdenziali e assistenziali su ben 350 lavoratori dipendenti. Grazie agli illegittimi risparmi fruttatigli dall’evasione fiscale e dalle indebite compensazioni, gli autori della frode hanno potuto operare sul mercato applicando prezzi al ribasso assolutamente fuori mercato per le imprese che operano rispettando le regole.