Albino, incendio nella struttura per disabili: migliorano le condizioni dei due feriti gravi

Sono ricoverati in prognosi riservata al Niguarda di Milano. Tutti dimessi gli altri 24 intossicati

I controlli nell'istituto dopo l'incendio

I controlli nell'istituto dopo l'incendio

Fiobbio (Bergamo), 15 giugno 2015 -  La prognosi è ancora riservata ma migliorano le condizioni delle due persone rimaste intossicate in maniera grave nel rogo divampato nella serata di domenica  nella comunità alloggio Deinos di Fiobbio di Albino.

I due pazienti erano stati intubati sul posto dal personale del 118 e, una volta stabilizzati al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, erano stati trasferiti per il trattamento iperbarico al Niguarda di Milano e all'ospedale di Brescia.

Al Papa Giovanni di Bergamo sono stati  portati complessivamente 26 pazienti. Tutti dimessi, gli ultimi 16 nel pomeriggio,  esclusi i due gravi. Poco prima avevano ricevuto la visita dell'assessore alla Salute e vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani, accompagnato dal direttore generale dell'Asl di Bergamo, Mara Azzi, in città per sincerarsi delle loro condizioni e delle cure ricevute.

Per la prima volta, la scorsa notte all'ospedale Papa Giovanni XXIII , per far fronte all'emergenza, è stato attivato il Pemaf, il Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti: sono stati aggiunti ai 7 infermieri già in servizio un coordinatore infermieristico, 4 infermieri, di cui due con competenze psichiatriche, ed è stata prolungata la presenza in servizio di altre due persone fino alle 3 della notte. Nella 'shock room' erano inoltre al lavoro due anestesisti-rianimatori, un medico di Pronto soccorso per la gestione dei codici rossi, un medico di Pronto soccorso per la gestione dei codici gialli e verdi, un tossicologo, un chirurgo, uno psichiatra e il medico reperibile della Direzione medica di presidio. 

"È stata la prima volta che abbiamo attivato il Pemaf - sottolinea il direttore generale, Carlo Nicora - e tutto ha funzionato alla perfezione. Il personale del Centro emergenza alta specializzazione simula periodicamente queste situazioni e quindi i meccanismi sono ben oliati. Voglio comunque ringraziare tutti per la disponibilità e professionalità con cui hanno gestito la non facile situazione, gestendo anche altri pazienti critici arrivati in Pronto Soccorso nelle stesse ore".