Sesso a pagamento con minori, Fumagalli: "Sono arrivato per chiarire tutto"

Il volto televisivo coinvolto nella maxi inchiesta di Brescia sulla prostituzione minorile è rientrato dal Brasile e ora è ai domiciliari nella sua villa di Pognano di AGATA FINOCCHIARO

Fumagalli arrivato a  Treviglio, in auto con i carabinieri

Fumagalli arrivato a Treviglio, in auto con i carabinieri

Brescia, 18 febbraio 2016 - "Sono tornato in Italia per chiarire tutto", ha fatto sapere ieri Corrado Fumagalli, il re dell’hard locale, per bocca del suo avvocato Benedetto Maria Bonomo, che lo ha accolto a Malpensa assieme ai carabinieri di polizia giudiziaria della procura di Brescia. Fumagalli è atterrato nello scalo milanese alle 17,20 con un volo proveniente da Madrid. Berretto da baseball calato sugli occhi, nel vano tentativo di passare inosservato, giacca chiara e pantaloni neri. Il conduttore di “Sexy Bar’’ e ideatore di “BergamoSex’’ è stato scortato dai militari fino alla caserma di Treviglio – dov’è arrivato alle 19.13 – per la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare. In serata l’ultima tappa del rientro, la villa di Pognano, nel comune della Bassa bergamasca, dove il presentatore tv abita e sconterà i domiciliari.

Niente manette per Fumagalli, che ieri si è dimostrato apparentemente sereno. Non può rilasciare dichiarazioni, ma sempre attraverso il suo legale fa sapere di essere rientrato appena saputo dell’inchiesta per chiarire ogni cosa. Tutto come da copione ieri pomeriggio, a parte un piccolo contrattempo: Fumagalli ha rischiato di restare bloccato a Madrid, dopo l’arrivo con un volo intercontinentale dal Brasile. Alla frontiera, poichè risultava ricercato nell’ambito dell’inchiesta sulla baby prostituzione partita da Brescia, hanno svolto accertamenti. È accusato di aver avuto incontri con 4 dei 5 minori coinvolti nell’indagine che ha portato all’arresto di 11 persone, tra cui il bresciano sieropositivo Claudio Tonoli e i cinque bergamaschi già ai domiciliari: don Diego Rota parroco di Solza, Egidio Bosio agente della polizia locale di Boltiere, Cristian Zilli allenatore dell’Acos Treviglio, Pier Luigi Rossi assicuratore, Fiorano Ettore Tucci impiegato e volontario degli alpini. 

Intanto  prosegue il lavoro degli inquirenti che stanno passando al setaccio i pc sequestrati nella villa di Pognano alla ricerca di nuove prove. Secondo le testimonianze dei minorenni, Fumagalli era «il gay famoso che pagava bene». Sembra inoltre che con un 17enne – che aveva detto di avere qualche anno in più – il conduttore tv avesse iniziato una sorta di relazione affettiva non limitata ai rapporti sessuali. Che Fumagalli non fosse a conoscenza della minore età dei ragazzi, lo ribadisce Bonomo, sottolineando che “Badoo’’, il sito di incontri utilizzato, è accessibile solo agli adulti (ma i minori aggiravano il divieto creando false identità) e che, in quanto “re dell’hard’’, Fumagalli fosse ben consapevole dei rischi di frequentare minori.  Bonomo, che nei giorni scorsi si è mantenuto in costante contatto telefonico col suo assistito, ha lodato ieri la grande professionalità ed efficienza delle forze dell’ordine incaricate di accogliere e scortare Fumagalli. Nei prossimi giorni il conduttore tv sarà interrogato in Procura a Brescia.

di AGATA FINOCCHIARO