I Mastini di Varese tornano in pista Pronti a ringhiare sul ghiaccio

La presentazione dei Mastini di Varese di quest’anno ha un gusto speciale. Tralasciano per un attimo le mire sportive della società c’è la soddisfazione per essere presenti visto che come ha detto il presidente Matteo Torchio era stata offerta la possibilità di un anno di stop senza perdere il titolo sportivo. Offerta rigettata perché i Mastini sono soliti lottare e dopo una stagione piena di difficoltà dovute al Covid il trasloco delle gare a Milano (il calendario casalingo vedrà scendere in campo i gialloneri alle 18) con conseguente aumento dei costi è stato gestito con il sacrificio di tutti, a partire dalla squadra che ha decurtato i rimborsi. Ha aggiunto il numero uno: "In tanti nei mesi scorsi ci hanno chiesto notizie: abbiamo preso tempo perché non volevamo parlare a vuoto. Far partire questa stagione è stato ancora più difficile dell’anno scorso. Ci presentiamo e possiamo dire che abbiamo fatto un miracolo". In attesa che la politica faccia la sua parte, il sindaco Galimberti ha confermato che i lavori al palaghiaccio siano più avanti del previsto (la casa dei Mastini riaprirà per la stagione 202223) sta alla squadra confermare gli ottimi risultati.

Si riparte da un coach di primo piano come Tom Barasso. L’ex giocatore Nhl ha raccontato dell’ottimo avvio dell’esperienza con due settimane di lavoro che hanno mostrato subito un approccio serio e professionale. Le aspettative sono quelle alte di una squadra che la passata stagione si è fermata solo in semifinale contro la corazzata Merano, sul mercato alle gradite conferme si è aggiunta la partenza del goalie Tura che ha difeso con gran successo la porta dei Mastini. Mercato ancora da esplorare come ha aggiunto Malfatti: "Mancano ancora un paio di innesti. Il palco stranieri lo stiamo ancora valutando insieme a coach Barasso". Quel che conta per ora è riavere i Mastini, per infiammare gare finalmente a porte aperte. M.B.