Varese
103
Fortitudo Bologna
92
OPENJOBMETIS : Beane 13, Woldetensae 11, Sorokas 12, De Nicolao 14, Vene 12, Reyes 15, Librizzi, Virginio ne, Ferrero ne, Caruso, Keene 26, Cane. All. Seravalli.
KIGILI BOLOGNA: Manna ne, Aradori 19, Mancinelli ne, Durham 2, Zedda ne, Procida 5, Benzing 14, Fantinelli 6, Charalampopoulos 28, Groselle 3, Borra ne, Frazier 15. All. Martino.
Arbitri: Borgioni, Ryzyk, Bongiorni.
Note: parziali 24-25; 45-45; 76-69. Tiri da due: Varese 2237; Fortitudo Bologna 2141. Tiri da tre: 1832; 1224. Tiri liberi: 58; 1418. Rimbalzi: 31; 31.
di Massimo Selleri
Nella partita in cui la Fortitudo doveva giocarsi il tutto per tutto, Varese segna 103 punti tirando solo 8 liberi. L’analisi di questa gara potrebbe non andare oltre perché le due cifre dicono quanto poco la Effe abbia sia difeso sia tentato di raffreddare la mano dei padroni di casa che si è rivelata caldissima nel tiro da tre con uno strabiliante 1832. In questo modo i lombardi ottengono la salvezza, mentre i bolognesi devono riflettere su quello che serve e che non hanno avuto per non sbagliare un appuntamento così delicato.
Ci vogliono sacrificio e capacità di adattarsi alle situazioni, due caratteristiche che sembrano davvero mancare a quasi tutta la truppa straniera del roster biancoblù. L’unico escluso è Vasilis Charalampopoulos che, insieme con Matteo Fantinelli e Pietro Aradori, prova a mettere una pezza a tutto quello che gli altri non combinano senza particolare fortuna perché questo è ancora un gioco di squadra.
Pur non avendo una particolare esperienza Alberto Seravalli, promosso a titolare della panchina varesina dopo essere stato il vice di Vertemati e di Roijakkers, si è dimostrato un tecnico intelligente dando carta bianca a chi poteva fargli vincere la partita e lasciando che i ritmi della gara fossero sempre alti.
Una strategia vincente con Keene che ha segnato 26 punti e con altri 5 giocatori in doppia cifra mentre la difesa biancoblù si è dimostrata impreparata. Per tutto il primo tempo gli ospiti hanno retto i ritmi forsennati degli avversari, poi dal terzo quarto in poi hanno letteralmente staccato la spina non capendoci più nulla. A 4’ dalla fine l’Aquila precipita sul -17 (94-77) e poi, approfittando anche della generosità lombarda, riesce a ricucire per rendere più dignitosa questa sconfitta.
In ogni caso la classifica non si muove e la Effe resta penultima con le speranze di salvezza che passano tutte dalla gara di domenica, quando al PalaDozza arriverà Napoli. L’ultima giornata, l’8 maggio, vedrà Napoli in casa con Pesaro, ancora in corsa per i playoff e la Fortitudo all’Unipol Arena con Reggio Emilia.