Un pareggio dalla duplice lettura. Da un lato smuove la classifica dopo cinque turni a secco. Dall’altro il ritorno alla vittoria deve essere ancora rimandato. L’1-1 con cui la Castellanzese è uscita dal “Legler“ di Ponte San Pietro dà almeno un po’ di respiro. E il tecnico Corrado Cotta può coccolarsi il primo punto conquistato in due gare. La graduatoria dice ora quattro punti. Pochini, da penultimo posto insieme a Vis Nova e Crema. Ma sufficienti per tenersi dietro almeno una contendente, la Real Calepina ferma a tre. Alla deviazione di Colombo al 41’ della prima frazione, su un tiro in girata di Ferrandino che aveva illuso i neroverdi, ha replicato un colpo da distanza ravvicinata di Cerini, al 22’ della ripresa su assist di Berbenni.
Cotta è abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno e commenta: "Nel match perso contro la Desenzano Calvina meritavamo almeno un punto e almeno questa volta l’abbiamo incassato. Sul gol abbiamo dormito e dimostriamo di avere ancora un po’ di paura, però la classifica toglie un po’ di coraggio". La parola d’ordine del tecnico neroverde è ripartire dal punto accumulato in terra orobica e cercare di far prendere alla classifica l’ascensore per piani più nobili: "Iniziamo a lavorare in vista della prossima partita – prosegue – è chiaro che bisogna cambiare la marcia. Ringrazio Mei e Mazzola perché sono entrati in un modo abbastanza inaspettato ma si sono fatti trovare pronti". Anche Michele Mandelli sottolinea come vi sia "amarezza per non avere portato a casa i tre punti". Ma sottolinea come il punto incamerato vada al di là del valore di classifica e dia alla squadra la consapevolezza di poter fare meglio perchè "sicuramente a livello mentale la scintilla è scattata". Adesso, per Colombo e compagni, si tratta di aggiungere al quadro nuovi colori smaglianti. Domenica 31 ottobre al "Provasi" arriva una cliente tutto pepe come il Sangiuliano, secondo con 16 punti. Poi sarà la volta della sfida di Coppa Italia con la Caronnese sempre in casa mercoledì 3 e di quella di campionato con il Brusaporto nella Bergamasca domenica 7 novembre.
Cristiano Comelli