
Sopra da sinistra, Novella Ciceroni e Ilaria Pagani. Sotto, Rienzo Azzi e Augusto Airoldi
Saronno (Varese) – Un’altalena di emozioni tra colpi di scena e silenzi assordanti. Saronno è arrivata all’appuntamento elettorale dopo un viaggio turbolento e imprevedibile, una crisi amministrativa durata sei lunghi mesi che ha congelato la città come in una fiaba al contrario, senza incantesimi né lieti fine.
La campagna elettorale
Sei mesi di Consiglio comunale trasformato in un ring istituzionale, dove le parole rimbalzavano come ganci in un match di pugilato: mozioni, accuse, tentativi di mediazione e clamorosi dietrofront. Poi, come lo strappo di un cerotto su una ferita ancora aperta, è partita la campagna elettorale. Velocissima, con tanti dejavu e poche novità. I saronnesi sono stati catapultati in una corsa contro il tempo che si concluderà domenica 25 e lunedì 26 maggio, quando saranno chiamati a scegliere chi, tra i quattro candidati sindaco, guiderà la città nel prossimo futuro.
Ecco chi sono i protagonisti di questa sfida-lampo, segnata da pochi volti noti e da equilibri politici che fino a pochi mesi fa sarebbero sembrati impensabili.
Novella Ciceroni
A rompere gli indugi per prima è stata Novella Ciceroni, con la lista Obiettivo Saronno, che ha dato vita a due nuove formazioni: Idea Futuro, guidata da giovani under 30, e Saronno SiCura, incentrata sui temi della sicurezza. Una proposta interamente civica, costruita per intercettare il malcontento cittadino e che punta a un netto cambio di rotta rispetto al passato.
Augusto Airoldi
Nel campo del centrosinistra la spaccatura è stata sofferta e dolorosa. Da una parte Augusto Airoldi, sindaco uscente, che si ripresenta con Saronno Civica e Percorso Democratico, una lista nata da ex amministratori ed esponenti usciti dal Partito Democratico. La sua proposta è un inno alla continuità e alla difesa dell’operato degli ultimi tre anni e mezzo.
Ilaria Pagani
Dall’altra, a rappresentare il centrosinistra ufficiale, Ilaria Pagani, sostenuta da Partito Democratico, Tu@Saronno e Insieme per crescere, lista collegata ad Azione e a figure vicine a Italia Viva. La sua campagna ha puntato su welfare, servizi e inclusione.
Rienzo Azzi
Il centrodestra si è compattato, non senza laceranti fatiche e addii pesanti, dietro a Rienzo Azzi, candidato sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Nessuna lista civica a fianco, ma un fronte unito che promette rigore, sviluppo e ripartenza dopo l’interruzione anticipata della consiliatura. Una proposta netta, con obiettivi chiari: rilanciare la città e ristabilire ordine puntando su sostegni regionali e nazionali.
Gli assenti
Assenti, in questa tornata straordinaria, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, che non hanno presentato liste, lasciando scoperta un’area politica storicamente presente a Saronno.
I temi
In un clima segnato da una generale stanchezza e da un dibattito politico poco acceso, i grandi classici della dialettica cittadina – come Palazzo Visconti o Telos – sono passati quasi inosservati. A dominare la scena sono stati, oltre alla sicurezza, la mobilità e la riqualificazione urbana. Il primo ha visto al centro l’approvazione del Pgtu (Piano generale del traffico urbano) targato Airoldi e firmato dal commissario, nonostante la bocciatura da parte di due candidati su tre. Con l'aggiunta dello scontro sul ridimensionamento del collegamento Saronno- Milano Centrale tanto caro dai saronnesi e sempre più a rischio. Il secondo riguarda il futuro dell’ex Isotta Fraschini, tornato prepotentemente in auge anche per l’endorsment pubblico del proprietario Giuseppe Gorla, che ha dichiarato di preferire “un sindaco donna”, riconoscendo in Ciceroni e Pagani una maggiore disponibilità al confronto.