La Alfredo Grassi di Lonate Pozzolo veste eserciti e vigili del fuoco con la tecnologia

L'azienda punta su tessuti e applicazioni innovative ma ha una lunghissima storia alle spalle

Alfredo Grassi

Alfredo Grassi

Lonate Pozzolo (Varese), 29 ottobre 2018 - Misura la temperatura corporea e la frequenza cardiaca, oltre a rilevare dati sull’ambiente circostante. Ed è una giacca. «La “Smart jacket” è stata progettata per essere utilizzata dai vigili del fuoco nelle situazioni di pericolo per aumentare la sicurezza degli interventi. È in una fase molto avanzata di sperimentazione», spiega Roberto Grassi, presidente e amministratore delegato dell’Alfredo Grassi Spa di Lonate Pozzolo. Mentre parla, la “Smart jacket” inizia a suonare: è il segnale acustico che si attiva quando la giacca, e quindi chi la indossa, resta immobile per troppo tempo. Un chiaro avviso di pericolo per l’operatore da segnalare ai compagni di squadra. Non siamo in un incubatore di startup tecnologiche, ma in un’azienda tessile. Un’azienda tessile che progetta e realizza le uniformi e abbigliamento tecnico per carabinieri, esercito, aeronautica e marina militare, oltre a polizie pubbliche e private. «Siamo concentrati in particolare su sostenibilità, internazionalizzazione e sviluppo di tecnologie legate all’internet of things», chiarisce Grassi.

Forse il cittadino comune quando pensa al tessile non pensa a un concentrato di innovazione come questo: «Vengo da un altro settore e mi si è aperto un mondo – spiega Daniela Ferroni, responsabile ricerca e sviluppo dell’azienda –. Facciamo ricerca continua sui materiali e sulle loro perfomance. Adesso stiamo sperimentando l’utilizzo del grafene in collaborazione con un’altra azienda». L’impresa ha 93 anni e si occupa anche di capi per l’industria e per linee di immagine aziendale. «La commessa per l’esercito francese, tra quelle recenti, è stata difficile ma alla fine ci ha dato grande soddisfazione», racconta Roberto Grassi. Il fatturato è di 55 milioni di euro con una quota export nel 2017 del 25% che dovrebbe crescere a fine 2018.

La Alfredo Grassi, tra l’altro, ha una ricca storia alle spalle. È nata nel 1925 col nome “Cotonificio Alfredo Grassi”. Ma la svolta arriva grazie un errore. Sì, un errore. L’esercito contesta una fornitura di tessuto cardellino e il fondatore Alfredo Grassi si ingegna per non buttarla. Come? La utilizza per abiti per i carcerati e da lavoro. L’impresa si specializza così nell’abbigliamento professionale e della sicurezza. «Dal 1925 sempre all’avanguardia nell’innovazione sostenibile dell’abbigliamento tecnico con stile, comfort e passione», recita la mission aziendale. Ora la società fa della trasversalità il suo punto forte e produce anche conto terzi per marchi dell’abbigliamento sportivo, oltre a essere partner da 25 anni del marchio Gore-Tex. L’azienda adesso ha 100 dipendenti a Lonate Pozzolo e altri 1.400 che lavorano in 5 stabimenti in Romania, uno in Albania e uno in Tunisia. «Per restare competitivi siamo stati costretti a delocalizzare, ma in maniera intelligente – spiega Roberto Grassi –. I livelli occupazionali in Italia sono gli stessi: mio nonno aveva 100 operai e adesso sono 100. Anzi, ora hanno qualifiche certamente maggiori. Il know how dell’azienda resta qui a Lonate Pozzolo con il reparto ricerca e sviluppo e gli uffici. Inoltre, tutto il controllo qualità viene effettuato in Italia».