REDAZIONE VARESE

Volontarie rapite in Siria, la mamma di Greta sul social network: "Attendiamo il rientro di questi angeli"

Greta Ramelli "è andata in una zona calda, con l'intento di fare del bene", dice il sindaco di Gavirate. E alla mamma rispondeva: "Faccio volontariato in Italia, nella Croce rossa e comunque visto che c’è bisogno anche in Italia, prego accomodatevi, di lavoro ce n’è per tutti" di Enrico Camanzi

Greta Ramelli, volontaria rapita in Siria, durante una precedente missione

Gavirate, 7 agosto 2014 - La famiglia di Greta Ramelli sceglie il silenzio, nell’attesa di avere aggiornamenti dalla Siria sulla sorte della giovane volontaria «irreperibile» dall’1 agosto scorso, probabilmente dopo un rapimento. Papà Alessandro, mamma Antonella e il fratello Matteo si sono chiusi nella casa di via Amendola, evitando quasi del tutto i contatti con i giornalisti che si sono radunati fuori dall’abitazione fin dal mattino. Solo un parente stretto - non ha voluto dire il suo nome, probabile si trattasse proprio di Matteo - ha deciso di affrontare i microfoni, poco prima di mezzogiorno. «Se volete stare vicini a Vanessa e Greta raccontate cosa sta succedendo in Siria e perché è in questa situazione», ha detto il giovane, prima di fare rientro dentro casa, una villetta grigia sulla strada che porta a Laveno Mombello.

Mamma Antonella ha affidato a Facebook il suo messaggio di speranza e riconoscimento per chi ha voluto testimoniare la solidarietà alla famiglia. Rispondendo indirettamente e con grande pacatezza anche ai tanti che, specie su internet, hanno criticato spesso aspramente la decisione di Greta e dell’amica Vanessa di recarsi in Siria. «Ringraziamo tutti gli amici e conoscenti - scrive sul social network la mamma della cooperante - Vi sentiamo tutti vicini. Aspettiamo tutti insieme il ritorno di questi angeli coraggiosi. A chi scrive “dovevano fare volontariato in Italia” rispondo quello che mi rispondeva Greta quando le dicevo questo. “Hai ragione mamma (diceva la giovane, ndr) c’è bisogno anche in Italia , ma io faccio volontariato in Italia, volontaria nella Croce rossa e comunque visto che c’è bisogno anche in Italia, prego accomodatevi tutti, di lavoro ce n’è per tutti».  Tutta Gavirate, intanto, si stringe intorno alla famiglia Ramelli, rispettando il riserbo chiesto anche per evitare qualsiasi interferenza nei tentativi di sbrogliare. Tace la parrocchia. E restano in silenzio anche vertici e volontari della Croce rossa del Medio Verbano, per cui Greta presta servizio. Dita incrociate anche in Comune. «Siamo con la famiglia - ha detto il sindaco Silvana Alberio - Greta si è recata in una zona molto calda, ma l’ha fatto con l’unico intento di fare del bene». La speranza è di tornare presto a parlare per salutare il ritorno a casa della giovane volontaria, partita per la Siria con nel cuore e nella testa il sogno di spendersi a favore di una popolazione allo stremo per la guerra.