SILVIA VIGNATI
Cronaca

Un calzolaio coi fiocchi Le sue scarpe originali premiate in Germania con due medaglie d’oro

Angelo Bocchieri ha spedito i suoi modelli alla più grande Fiera del mondo

Un calzolaio coi fiocchi Le sue scarpe originali premiate in Germania con due medaglie d’oro

di Silvia Vignati

Un mocassino fabbricato e calzato dal padre, cinque decenni di vita. Praticamente distrutto. Lo ha smontato e rimesso completamente a nuovo. E un paio di scarponcini fatti a mano con inserti di coccodrillo, lavorazione norvegese, cucitura con quattro fili a treccia. Angelo Bocchieri, calzolaio di corso Garibaldi, ha spedito i due manufatti alla più grande Fiera di calzolai del mondo, che si tiene in Germania, e che prevede anche una competizione internazionale. I suoi lavori hanno ottenuto due medaglie d’oro, nelle sezioni "riparazioni di scarpe usate" e "fatto a mano". Bocchieri, 53 anni, andrà a ritirare i premi l’11 giugno a Wiesbaden.

Il concorso ha visto la partecipazione di una cinquantina di calzolai da tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti d’America, e tra di loro anche undici italiani. "Quattro anni fa avevo partecipato alla competizione, e avevo ottenuto la medaglia di bronzo per la sezione "riparazione" - ricorda -. E adesso i due ori: una enorme soddisfazione. Ma anche uno stimolo a fare sempre meglio. La Fiera dura tre giorni, 9-10 e 11 giugno: sarà prezioso e stimolante confrontarmi con il lavoro dei colleghi di tutti i Paesi". Angelo ha aperto nel 1997 il negozio di corso Garibaldi 139. Un bel segnale di resistenza, considerata da moria di negozi lungo la via. La passione per le scarpe fatte a mano ce l’ha nel dna e nell’albero genealogico. "Mio nonno era calzolaio a Gela già nel 1918, ha avuto la medaglia d’oro per mezzo secolo d’attività. Mio padre ha fatto il calzolaio, esperto in mocassini tubolari. Mia madre era orlatrice", afferma. Una casa a Cerro Maggiore, sposato e padre di due figli, Bocchieri ha deciso di seguire le loro orme. "Ho fatto la scuola triennale di modellista a Parabiago, e tanto ho imparato sul campo, osservando il nonno e i genitori. L’esperienza si costruisce sugli errori e sulla collaborazione con gli altri artigiani". Nel suo negozio ripara scarpe, borse, cinture, portafogli, borselli, giubbotti in pelle. Duplica chiavi. E si dedica al grande amore: la scarpa fatta a mano. Anni fa era stato cinque giorni da Londra da Harrods, per conto di un brand milanese, a mostrare dal vivo come si fabbrica una scarpa.