
di Stefano Zanette
ZERBOLÒ (Pavia)
Un pomeriggio finito in tragedia nelle acque del Ticino. Un ragazzino di soli 15 anni, italiano residente a Motta Visconti (Milano) e che frequentava l’Itis Cardano a Pavia, è morto ieri sera all’ospedale di Bergamo, dov’era stato trasportato con l’elisoccorso nel tentativo di salvargli la vita. Era insieme ad altri due ragazzini sulla spiaggia detta dell’ex-colonia, nel territorio comunale di Zerbolò, sulla sponda destra del fiume dopo il bosco Negri.
I tre amici hanno deciso di fare il bagno, senza rispettare il divieto di balneazione. I soccorsi sono stati attivati dalla stessa spiaggia poco prima delle 17, quando i due amici sono tornati a riva mentre il quindicenne si è trovato in difficoltà in acqua. Sul posto è arrivata in brevissimo tempo l’imbarcazione dei vigili del fuoco con i sommozzatori, che sono riusciti a rintracciare in breve il ragazzino e a tirarlo fuori dall’acqua ancora vivo ma già privo di conoscenza. Nel frattempo è arrivato sul posto l’elisoccorso che dalla centrale operativa di Areu era stato fatto decollare da Como e sul quale è stata quindi caricata col verricello la barella con il quindicenne, trasportato all’ospedale di Bergamo in condizioni disperate. È stata tentata anche la circolazione extracorporea (Ecmo) ma ogni sforzo è risultato vano e in serata è stato constatato il decesso, mentre i carabinieri ancora stavano cercando di rintracciare i genitori per informarli della tragedia.
Il secondo morto in pochi giorni nei fiumi lombardi, dopo il diciottenne di origini egiziane che il 2 giugno ha perso la vita nell’Oglio, in una zona di Calcio nella Bassa Bergamasca. Anche in quel caso un pomeriggio tra amici sul fiume che è finito in tragedia.